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Kompatscher, test di massa per Natale abbastanza sereno

Kompatscher, test di massa per Natale abbastanza sereno

In tre giorni 350.000 tamponi rapidi in 190 presidii

BOLZANO, 13 novembre 2020, 18:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Lo screening di massa con tamponi rapidi, che sarà effettuato dal 20 al 22 novembre su 350.000 altoatesini, "è la svolta per uscire dalla zona rossa e per un Natale abbastanza sereno". Lo ha detto il governatore Arno Kompatscher ribadendo che "più cittadini partecipano, più grande sarà il successo". Chi risulterà positivo sarà posto in quarantena per dieci giorni. "L'obbiettivo - ha spiegato il coordinatore del progetto Patrick Franzoni - è di portare l'indice di replicazione da 1,5 a 0,5". Ci saranno 190 presidii in tutti i Comuni. Secondo Kompatscher, "la partecipazione allo screening di massa è un atto di responsabilità verso i propri cari, ma anche nei confronti della società". Il presidente si è detto convinto della legittimità del provvedimento, che impone il test come una sorta di 'lasciapassare' per poter tornare al lavoro. "Comprendo - ha proseguito - la rabbia dei cittadine per il susseguirsi di ordinanze, anche perché vedono in pericolo i loro progetti di vita. Proprio per questo dobbiamo fare di tutto per uscirne il prima possibile". "Lo screening di massa è un passo verso la normalità", ha aggiunto alla sanità Thomas Widmann, che ha ribadito che gli ospedali sono ormai in affanno. L'assessore alla protezione civile, Arnold Schuler, ha annunciato che lo screening di massa sarà effettuato da circa 800 operatori, mentre il servizio di ordine sarà svolto da volontari, come i vigili del fuoco. Franzoni ha ribadito "l'alta precisione" del tampone rapido. La primaria di microbiologia Elisabetta Pagani ha informato che i test vengono forniti in parte dalla protezione civile nazionale e in parte tramite procedure dell'Azienda sanitaria a un costo di 6.50 euro. "Gli attuali casi tra gli operatori sanitari sono conducibili ai contatti personale", ha sottolineato Franzoni a una domanda dei cronisti. 

   

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