Il 10 ottobre 1920, l'Alto Adige
veniva annesso al Regno d'Italia. A 100 anni di distanza da
quegli avvenimenti, il presidente della Provincia di Bolzano,
Arno Kompatscher, sottolinea che "se pensiamo a quanta
sofferenza ha generato al Tirolo la storia del secolo scorso, e
poi apriamo gli occhi sulla situazione attuale, possiamo
affermare che, nonostante tutte le difficoltà incontrate, siamo
riusciti a preservare la nostra identità e a costruire una buona
e pacifica convivenza".
Secondo il presidente della Provincia di Bolzano, "nel 1919
il Tirolo venne diviso da un confine che violava il principio di
autodeterminazione dei popoli, ma non possiamo riportare
indietro le lancette della storia, e oggi siamo tornati assieme
nell'ambito dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino.
Storicamente abbiamo sempre dimostrato di voler gestire in
proprio le decisioni che ci riguardano, e di saper trovare
soluzioni responsabili anche in situazioni difficili. Nello
specifico, per quanto riguarda la separazione del Tirolo,
abbiamo trovato i mezzi e le strade per superare questo nuovo
confine in pieno spirito europeista".
Volgendo lo sguardo al futuro, Kompatscher vede
nell'autonomia e nel superamento dei confini "la prospettiva da
seguire a 100 anni dalla separazione del Tirolo del Sud dal
resto del Tirolo. Abbiamo una solida base di valori comuni che
ci potranno accompagnare in questo percorso che si svolge
all'interno dell'Unione Europea". Per quanto riguarda, infine,
il confine del Brennero, a lungo simbolo di separazione e ora
diventato sinonimo di superamento dei nazionalismi, Kompatscher
aggiunge che "i padri fondatori dell'Europa sono riusciti a
trovare una visione comune proprio perché hanno rinunciato ai
punti di vista nazionali. Ora tocca a noi dare il nostro
contributo per sostenere ulteriormente la buona e pacifica
convivenza in Europa".
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