Anche a Trento, come in altre 23
piazze italiane si è tenuta una manifestazione di Cgil Cisl Uil
del Trentino per "sollecitare il governo a compiere scelte
coraggiose per fare ripartire il Paese e creare nuova
occupazione". Un presidio è stato organizzato davanti al
Commissariato del governo.
Nel suo intervento Rocco Palombella, della Uilm nazionale, ha
ricordato la proroga degli ammortizzatori sociali e le vertenze
aperte; la riforma fiscale e la lotta all'evasione; il rinnovo
dei contratti nazionali pubblici e privati che riguarda oltre
dieci milioni di lavoratori; il diritto all'istruzione e ad una
scuola sicura; sanità pubblica, sicurezza sul lavoro, conoscenza
e cultura; investimenti, politiche industriali,
digitalizzazione, lavoro stabile e sostenibile, mezzogiorno;
legge per la non autosufficienza, previdenza e inclusione
sociale. Per Cgil, Cisl e Uil "servono nuove risposte in
particolare per giovani, donne e pensionati che in questi mesi
hanno pagato, più di altri, la mancata pianificazione di misure
in grado di garantire un supporto concreto. Il Paese ha bisogno
di ricomporre un tessuto sociale che l'emergenza Covid ha messo
e sta mettendo tuttora a dura prova, a partire dal sistema
sanitario". Proprio sul tema sanitario si è concentrata
l'attenzione delle segreterie provinciali che hanno anche
sottolineato la difficoltà di trovare un piano di azioni
condivise con la giunta provinciale per fare ripartire il
Trentino dopo la pandemia. "La priorità ad oggi - è stato detto
- è ancora quella sanitaria: servono maggiori investimenti per
rafforzare l'organizzazione sanitaria, le risorse umane e la
prevenzione sul territorio. Fare appello ai cittadini perché
rispettino le regole di comportamento è importante, ma non
sufficiente. Servono risorse per rafforzare le misure di
prevenzione dal contagio di Covid- 19. Siamo tutti perfettamente
consapevoli che il tessuto sociale ed economico non potrebbe
reggere un nuovo lockdown".
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