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Bolzano accelera la Fase 2. Governo impugna provvedimento

Il via libera in nottata a una legge che consentirebbe, tra l'altro, l'apertura lunedì i parrucchieri, i ristoranti e i musei. Boccia: 'Rispettino Carta'

Scontro tra il governo e il consiglio provinciale di Bolzano che ha approvato in seduta notturna una legge che accelera la fase 2 in Alto Adige.

"Prendo atto - dice il ministro degli Affari Regionali Boccia - che la Provincia Autonoma di Bolzano ha inserito nella sua legge che si adeguerà alle linee guida nazionali ed è un segnale di grande responsabilità. Tuttavia, poiché ha deciso di aprire ugualmente alcune attività commerciali pur in assenza delle linee guida sul lavoro, il governo non può fare altro che impugnare il provvedimento, limitatamente alle parti in contrasto con le regole sulla sicurezza sul lavoro". In riferimento alla legge altoatesina il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Boccia ribadisce che "è evidente che il governo approva l'idea del riavvio graduale delle attività economiche, ma ritiene che l'autonomia, sempre rigorosamente rispettata, debba esercitarsi sempre nell'ambito del rispetto dei valori universali garantiti dalla Costituzione, primo fra tutti quello alla salute".

"Resta confermato - ha detto ancora Boccia - l'orientamento a procedere dal 18 maggio ad aperture differenziate per Regioni sulla base delle valutazioni che perverranno dal ministero della Salute. Ricordo, tra l'altro, che in Italia vige lo stato di emergenza nazionale proclamato dal governo. Ho appena dato incarico agli uffici di procedere con la trasmissione degli atti al Cdm". 

Domani in base alla legge approvata in nottata da Bolzano aprirebbero i negozi, mentre lunedì tocca a parrucchieri, bar, ristoranti e musei. "La crisi - ha detto il governatore Arno Kompatscher in chiusura dei lavori - è stata una grande sfida per tante categorie, dalle famiglie alle imprese, e le prossime settimane saranno comunque difficili. La legge forse delude alcune aspettative, ma è stato giusto proseguire insieme su questa strada". 

Dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione, attesa in giornata, entrano in vigore le misure per la ripresa delle attività, "condizionata dall'osservanza rigorosa e responsabile delle misure di sicurezza". Il testo prevede il divieto di assembramento, l'osservanza di una distanza di due metri, un adeguato rapporto tra superficie e persone per tutte le attività economiche. Domani possono riaprire le attività produttive industriali, artigianali e commerciali. L'11 maggio è la volta dei servizi alla persona e di quelli di ristorazione e somministrazione alimenti e bevande, nonché delle attività artistiche e culturali compresi musei, biblioteche e centri giovani. Dal 25 maggio riaprono invece le strutture ricettive e gli impianti a fune. I servizi di assistenza all'infanzia potranno riprendere dal 18 maggio con gruppi ridotti, da domani invece già i servizi sociali. La programmazione del servizio di trasporto pubblico è disposta dall'assessore competente con servizi modulati assicurando quelli essenziali. I sindaci e le sindache possono adottare misure più restrittive.

Le misure della legge sulla Fase 2 approvata oggi dal Consiglio provinciale di Bolzano riguardano ambiti in cui la Provincia ritiene di avere la competenza in virtù dello Statuto di autonomia, mentre per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive, valgono le normative nazionali. Con quattro articoli e in circa 50 pagine, la legge fissa modi e tempi della ripartenza. Nell'articolato vi sono le norme generali a cui tutti si devono attenere in particolare nel settore delle attività economiche. Negli allegati sono dettagliatamente descritti tutti i protocolli di sicurezza concordati con le parti sociali. Di seguito una sintesi delle misure più importanti. Gli spostamenti, all'interno del territorio provinciale e nel territorio trentino, sono liberi, mentre quelli verso altre regioni sono consentiti per ragioni di lavoro, di salute, di assoluta urgenza e per tutti gli altri motivi previsti dalla normativa statale. Se Austria e Svizzera lo consentiranno, sarà possibile varcare i rispettivi confini.


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