"Per molti in questi giorni il
desiderio di un 'Los von Rom' (via da Roma ndr) diventa più
forte". A dirlo è il partito secessionista Süd-Tiroler Freiheit
a seguito delle polemiche dei giorni scorsi sulla fase 2. In
segno di protesta contro il Governo nazionale, sulle montagne
della Val Pusteria soprattutto a Villabassa nei giorni scorsi
era comparsa la scritta secessionista Los von Rom. Ad accendere
letteralmente i fuochi era stata la compagnia locale degli
Schuetzen, i cappelli piumati.
La vicenda ha suscitato non poche polemiche. Da una parte il
consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Alessandro Urzì ha
scritto una lettera aperta al ministro Boccia: "La sua visita in
Alto Adige - si legge - è stata anticipata e sgarbatamente
salutata la notte scorsa da decine di fuochi sulle montagne
della nostra terra con le scritte "Los von Rom" e altri
messaggi secessionisti e dichiaratamente antitaliani....Egregio
signor Ministro, anche noi siamo fra coloro che credono che il
Paese debba ritornare a respirare e con esso le sue attività
economiche.... Ma la partita che si gioca in Alto Adige non
riguarda solo questo. L'iniziativa provocatoria di questa notte
dà il segno della caratterizzazione che ha avuto il dibattito
soprattutto in gran parte (fortunatamente non tutta) del mondo
di lingua tedesca: "liberarsi" da Roma, imporre un proprio
modello, non dovere rispettare le regole della Costituzione".
In un commento su facebook le sardine hanno definito il gesto
come "risultato della recente politica del ns Presidente di
Provincia. Non sarebbe meglio collaborare con Roma invece che
cercare lo scontro? Cosa si vuole dimostrare o cosa si vuole
ottenere cercando di scavalcare il Governo centrale?", si
chiedono le sardine.
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