Si trova ora in carcere a Pisa, dove c'è una sezione femminile, Cinzia Dal Pino, la 65enne commerciante di Viareggio, in provincia di Lucca, sottoposta a fermo con l'accusa di omicidio volontario per aver investito con l'auto e causato di proposito la morte di Said Malkoun, il 47enne algerino che l'aveva rapinata della borsa. Ad inchiodarla è stato un video ripreso dalle telecamere di un negozio sulla strada: una sequenza di immagini choc, di circa un minuto e 20, in cui si vede l'uomo mentre cammina su un marciapiede di Viareggio, quindi l'arrivo dell'auto della donna che sterza verso di lui e lo travolge più volte a velocità moderata. Subito dopo, la stessa 65enne scende dalla vettura, si riappropria della borsa che le era stata rapinata, risale e se ne va via.
Ora l'imprenditrice è in attesa dell'udienza di convalida e dell'interrogatorio di garanzia previsti domani mattina al tribunale di Lucca. La donna era stata rapinata in strada, sotto minaccia di un coltello, dopo che era uscita da un ristorante dove aveva cenato con delle amiche. Subito dopo la donna si era messa alla ricerca del rapinatore e una volta individuatolo, l'ha investito per tre volte di seguito con la sua auto.
La Lega interviene sul caso e chiede che la donna non sia indagata per omicidio volontario. E' il vicesegretario Andrea Crippa ad affermare che "la magistratura deve assolutamente tener conto del contesto, della situazione molto particolare e della paura che certamente questa signora aveva in quel momento.
Tutte attenuanti che vanno ben tenute presenti. Purtroppo la totale assenza della certezza della pena e la praticamente totale assenza di fiducia degli italiani nella giustizia porta a fatti di questo tipo". Per l'esponente della Lega "prima di condannare la signora va quindi valutato bene il caso e occorre riflettere sul perché di tale gesto. Che va ricercato nell'incapacità della magistratura italiana di far sentire sicuri i cittadini di questo Paese".
Il 47enne travolto era stato soccorso ma era poi morto in ospedale. La Polizia, grazie proprio al video, è risalita alla targa ed ha individuato la donna; è stato subito escluso che si trattasse di un caso di un pirata della strada. La donna è stata accusata di omicidio volontario.
L'episodio ha scatenato reazioni contrastanti sui social: non poche persone difendono infatti la commerciante. "La giustizia fai da te non è Far West, è autodifesa per disperazione. Solidarietà totale e incondizionata", uno dei commenti postati oggi su X.
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