Nel Saloncino 'Paolo Poli' del
Teatro della Pergola di Firenze un viaggio con Fabrizio
Bentivoglio alla ricerca dell'Italia d'oggi con le parole di
Ennio Flaiano. Da oggi, 22 novembre, a domenica 27 novembre
arriva Lettura clandestina che restituisce alcuni estratti da La
solitudine del satiro, raccolta postuma di articoli di giornali,
scritti personali, appunti di vita ironici, profondi,
provocatori e commoventi, selezionati e letti da Bentivoglio,
con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti.
Un reading teatrale musicale, prodotto da AidaStudio
Produzioni, in collaborazione con Bubba Music, per raccontare e
tramandare la figura di un intellettuale che, come pochi altri,
ha saputo raccontare l'Italia per ciò che, incredibilmente,
ancora oggi è. Facitore proverbiale di aforismi tra i più
evocati, Ennio Flaiano (Pescara, 5 marzo 1910 - Roma, 20
novembre 1972), è stato protagonista di primissimo piano della
vita intellettuale italiana, soprattutto in quel periodo fecondo
che dalla fine della guerra attraversa il boom economico e porta
fino alla fine degli anni Sessanta. Pochi mesi prima di morire,
Flaiano aveva cominciato a raccogliere in una cartella dal
titolo autografo La solitudine del satiro alcuni articoli, con
l'intento di approntare un libro che potesse servire per "capire
perché in Italia la linea più breve tra due punti è sempre
l'arabesco", come dichiarò in un'intervista dell'aprile del 1972
parlando del libro a cui stava lavorando, e che sarebbe stato il
suo primo a essere pubblicato postumo.
"La lettura - spiega Bentivoglio - è 'clandestina' così come lo
è stato, in fondo, Flaiano stesso, che finché è stato sulla nave
insieme a noi, nessuno sembrava notarlo. Ci si è accorti di lui
soltanto quando è sceso". Per questo spettacolo ha concretizzato
un lungo lavoro di ricerca "per cercare un nesso, un filo, una
storia dell'anima dell'Italia - prosegue Bentivoglio - da
proporre allo spettatore e invitarlo alle proprie riflessioni".
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