Ci sarebbe una pista dolosa
dietro l'incendio che è scoppiato ieri pomeriggio all'isola
d'Elba nella zona di Capo d'Arco. L'incendio, che ha mandato in
fumo tra i 6 e i 7 ettari di bosco e macchia mediterranea, senza
però mettere in pericolo né residenti, né strutture o
abitazioni, è stato domato grazie all'intervento delle squadre
da terra di vigili del fuoco e volontari e di due elicotteri più
un canadair.
Ieri sera erano ancora in corso le operazioni di bonifica, e
oggi è previsto il sopralluogo della forestale che ha avviato le
indagini dopo aver già individuato il punto da dove sarebbero
state appiccate le fiamme. Ora si tratta di individuare
l'eventuale innesco. Sulla natura seriale e dolosa dell'incendio
non ci sarebbero dubbi: "Oggi faremo i rilievi sul punto di
inizio delle fiamme, che è stato individuato, e che ha matrice
umana, seriale e dolosa - ha sottolineato il comandante dei
carabinieri forestali, colonnello Stefano Cipriani - l'incendio
infatti è partito ieri pomeriggio nella stessa zona dell'anno
scorso il 10 di luglio, e dunque quasi lo stesso giorno ieri era
l'11, con l'intenzione evidentemente di colpire Capo d'Arco.
Fortunatamente ieri non c'era vento, anche se le operazioni di
spegnimento e bonifica sono andate avanti fino a ieri sera con
l'ausilio anche di due elicotteri dalla regione e di un
canadair".
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