(ANSA) - ROMA, 20 GIU - Tradire la moglie non sempre ha
conseguenze negative sul patrimonio del marito' infedele, ma se
il fedifrago commette adulterio con una parente stretta della
consorte e per di più nel contesto di un'azienda familiare dove
tutto viene a galla subito, allora la relazione extraconiugale
assume i contorni di una vera e propria "ingiuria grave" che
porta alla revoca "per ingratitudine" di tutte le donazioni di
denaro e immobili che la moglie ha fatto al marito non
rispettoso del vincolo coniugale. Lo sottolinea la Cassazione
che ha respinto il ricorso di Massimo B. che aveva intrecciato
una liason con la cognata - sposata con il fratello di sua
moglie - e la relazione, per di più, "si era sviluppata
all'interno dell'azienda della famiglia" della moglie. Gli
'ermellini' hanno confermato la revoca come stabilito dalla
Corte di Appello di Firenze nel 2019. Ad avviso dei magistrati
del capoluogo toscano "la gravità" della faccenda stava nel
fatto "che la relazione extraconiugale era stata intrattenuta
con la moglie del fratello della donante (in un contesto che
andava a minare, oltre alla stabilità del rapporto coniugale,
anche quella familiare), essendo evidente come le conseguenze
della scoperta del tradimento abbiano avuto ripercussioni estese
a tutto il tessuto familiare della moglie, non limitandosi al
mero ambito matrimoniale". Ad avviso della Cassazione,
"correttamente" i giudici di toscani hanno riconosciuto la
"gravità" dell'offesa "all'onore patita" dalla moglie tradita e
in modo ineccepibile hanno evidenziato nel marito infedele "un
atteggiamento di noncuranza e di assenza di rispetto nei
confronti della dignità della moglie". In seguito la coppia si è
separata, e al marito che aveva iniziato a lavorare nell'azienda
della moglie da "nullatenente" non è rimasto nulla. (ANSA).
Marito ha dovuto restituire beni ricevuti dalla consorte
'Liason' in contesto di famiglia è offesa grave per moglie
