(ANSA) - FIRENZE, 22 APR - Dopo ''Le sedie'' con regia di
Binasco, ora in tournee, e adesso con questa incisiva e
teatralissima ''Ionesco suite'' firmata da Emmanuel Demarcy-Mota
per la Compagnia del Theatre de La Vile di Parigi ospite del
Teatro alla Pergola, all'interno di un progetto di
collaborazione col Teatro di Toscana, appare evidente come
Ionesco in questo momento torni a rivelarsi un autore
attualissimo, necessario, come lo sarebbe anche Brecht se
qualcuno se ne ricordasse. Aldilà della definizione di teatro
dell'assurdo, riferito all'insensatezza della vita, è proprio il
suo ritratto dell'uomo con la sua incapacità di comunicare, con
l'elementarietà dei suoi istinti tra sensualità e aggressività,
il suo essere prigioniero di luoghi comuni al di là di ogni
senso, che ci mette di fronte a un suo realismo angoscioso di
cui le conseguenze sono quelle che stiamo vivendo.
Demarcy-Mota ha il pregio di lavorare proprio su questi
caratteri anche sul piano visivo e fisico, con gli attori e
l'azione, costruendo, da vari testi di Ionesco (da 'La cantarice
calva' a 'La lezione', da 'Jaques o della sottomissione'' a
'Delirio a due' e altri), uno spettacolo denso attorno a una
tavola, a una riunione di famiglia, tra festa di nozze e di
compleanno che si muta quasi in festa di carnevale tutt'altro
che festosa. E' tutto un gioco di ruoli che passano da uno
all'altro, in quanto tutti esemplari nella loro essenza e
incongruità, come il vecchio cantante stonato attaccato a una
flebo, come gli elenchi in cui persone e cose sono messi sullo
stesso piano, o l'uso di stereotipi vuoti, a cominciare dal
ruolo della donna, e la normalità per esempio di un signore che
legge il giornale in tram, vista come assurda stravaganza.
(ANSA).
Demarcy-Mota e l'angosciosa attualità di Ionesco
Il Théatre de la Ville ospite del Teatro di Toscana
