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Demarcy-Mota e l'angosciosa attualità di Ionesco

Demarcy-Mota e l'angosciosa attualità di Ionesco

Il Théatre de la Ville ospite del Teatro di Toscana

FIRENZE, 22 aprile 2022, 17:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dopo ''Le sedie'' con regia di Binasco, ora in tournee, e adesso con questa incisiva e teatralissima ''Ionesco suite'' firmata da Emmanuel Demarcy-Mota per la Compagnia del Theatre de La Vile di Parigi ospite del Teatro alla Pergola, all'interno di un progetto di collaborazione col Teatro di Toscana, appare evidente come Ionesco in questo momento torni a rivelarsi un autore attualissimo, necessario, come lo sarebbe anche Brecht se qualcuno se ne ricordasse. Aldilà della definizione di teatro dell'assurdo, riferito all'insensatezza della vita, è proprio il suo ritratto dell'uomo con la sua incapacità di comunicare, con l'elementarietà dei suoi istinti tra sensualità e aggressività, il suo essere prigioniero di luoghi comuni al di là di ogni senso, che ci mette di fronte a un suo realismo angoscioso di cui le conseguenze sono quelle che stiamo vivendo.
    Demarcy-Mota ha il pregio di lavorare proprio su questi caratteri anche sul piano visivo e fisico, con gli attori e l'azione, costruendo, da vari testi di Ionesco (da 'La cantarice calva' a 'La lezione', da 'Jaques o della sottomissione'' a 'Delirio a due' e altri), uno spettacolo denso attorno a una tavola, a una riunione di famiglia, tra festa di nozze e di compleanno che si muta quasi in festa di carnevale tutt'altro che festosa. E' tutto un gioco di ruoli che passano da uno all'altro, in quanto tutti esemplari nella loro essenza e incongruità, come il vecchio cantante stonato attaccato a una flebo, come gli elenchi in cui persone e cose sono messi sullo stesso piano, o l'uso di stereotipi vuoti, a cominciare dal ruolo della donna, e la normalità per esempio di un signore che legge il giornale in tram, vista come assurda stravaganza.
   
   

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