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'Voci libere in Urss', studio sul dissenso e mostra su Sacharov

'Voci libere in Urss', studio sul dissenso e mostra su Sacharov

Ampio progetto lanciato da atenei Pisa e Firenze. Anche sul web

PISA, 20 aprile 2022, 17:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Voci libere in Urss" è il titolo di un progetto di ricerca ad ampio raggio e del portale web (https://vocilibereurss.fupress.net/) realizzati dai professori Marco Sabbatini dell'Università di Pisa e Claudia Pieralli dell'Università di Firenze per analizzare la letteratura, il pensiero e le arti indipendenti in Unione Sovietica, con gli echi in Occidente, nel periodo compreso tra 1953 e 1991, in piena Guerra Fredda. Le iniziative sono state presentate a Pisa al dipartimento di Filologia Letteratura e Linguistica. Il progetto è dedicato proprio alle voci della cultura indipendente e del dissenso sovietico nel secondo '900 e si accompagna a una mostra dedicata a uno dei più celebri dissidenti in Russia durante la Guerra Fredda, Andrej Sacharov. Lo studio propone una concettualizzazione dell'intero fenomeno, articolato in due principali aree tematiche: una dedicata alle "Voci libere" in Urss e l'altra centrata sulla ricezione in Occidente. Le diverse manifestazioni della "seconda cultura" (quella non ufficiale e indipendente) e del dissenso sovietico sono testimoniate da una produzione clandestina di testi, corroborata poi dalle pubblicazioni d'oltrecortina. La seconda area d'indagine approfondisce lo spettro della ricezione occidentale, nel dibattito formatosi all'interno dello schema ideologico della Guerra Fredda e risulta determinante il ruolo dell'Occidente nel dare risonanza al dissenso, nelle sue diverse manifestazioni libere della parola e dei linguaggi artistici. E in tale contesto a Palazzo Matteucci è stata inaugurata anche la mostra "Sacharov. I diritti umani nel cuore dell'Europa", che esplora la dimensione europea del Premio Nobel per la Pace del 1975 e l''impegno politico del fisico russo Andrej Sacharov. Curata da Marco Sabbatini e con l'alto patrocinio dell'europarlamento, la mostra, aperta fino al 6 maggio con ingresso libero, si compone di due parti: la prima è dedicata a Sacharov, la seconda dedicata alle personalità insignite del "Premio Sacharov per la libertà di pensiero", istituito dal Parlamento europeo nel 1988.
   
   

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