"Dopo la chiusura di questa
mostra, dopo l'estate inizieremo a preparare il nuovo Museo
della Moda secondo criteri moderni: con nuove vetrine che
rispecchiano il grande progresso che abbiamo fatto in questi
ultimi anni per quanto riguarda i vetri antiriflesso. Questo dà
la possibilità di avere una protezione come si deve e una
fruibilità secondo i tempi moderni". Lo ha detto Eike Schmidt,
direttore delle Gallerie degli Uffizi, parlando del progetto del
museo della Moda che dal 2023 dovrebbe avere sede a Palazzo
Pitti a Firenze.
"Chi volesse contribuire è benvenuto. Senz'altro fare un
riallestimento costa più o meno quanto fare una mostra - ha
aggiunto Schmidt -, quindi, si parla di una cifra che si
avvicina a un milione di euro. Quando si fa una mostra ci sono
costi aggiuntivi perché si devono, per esempio, trasportare le
opere e questi costi non ci sono, ma per un allestimento più
durevole si utilizzano materiali più preziosi, quelli che durano
per 20/30 anni almeno e quindi questa è un cifra abbordabile
anche in tempo di crisi". Dal punto di vista economico, ha
aggiunto Schmidt, "dopo due anni di Covid e la mancanza di
pubblico abbiamo adesso il bilancio più basso: quest'anno e
l'anno prossimo saranno i due anni più duri. Però siamo molto
ottimisti perché, a gennaio e febbraio abbiamo registrato il 20%
di visitatori in più di quanto ci aspettavamo. Quindi i primi
tre mesi di quest'anno sono stati estremamente positivi".
La mostra dedicata al pittore Giuseppe Bezzuoli, inaugurata
oggi, è allestita nella Palazzina della Meridiana, proprio negli
spazi del futuro museo della Moda. "Adesso - ha detto Schmidt -
si vedono gli spazi, e si vede quanto sono grandi. Non tutti gli
spazi sono stati utilizzati in passato. Quindi sono spazi che
hanno visto dei restauri architettonici, per esempio, del tetto,
già completati. È stato installato anche il riscaldamento nelle
stanze in cui non c'era ancora, quindi da un punto di vista
infrastrutturale i lavori più costosi sono già completati".
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