"La nostra storia è fatta di alti
e bassi. In questo momento sembra che la lotta contro le mafie
non sia più una priorità, e non sia più assistita da
un'attenzione e da una volontà, anche politica, importante". Lo
ha detto il procuratore della Repubblica di Firenze, Giuseppe
Creazzo, in occasione della Giornata della Memoria e
dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie,
organizzata oggi a Firenze da Libera. "C'è chi approfittando
della grave crisi della magistratura, portata dallo scandalo
Palamara ne approfitta per colpire i magistrati e la
magistratura in generale", ha aggiunto Creazzo, che poi ha
sottolineato: "C'è chi sta cercando di trarre dalle difficoltà,
che indubbiamente ci sono state, risultati che vanno al ribasso
per ridimensionare la libertà, l'autonomia e l'indipendenza
della magistratura che sono un valore che è posto nell'interesse
non dei giudici, ma dei cittadini". "Un giudice libero, autonomo
e indipendente - ha chiosato - garantisce il cittadino debole di
fronte ai poteri forti".
Creazzo, che coordina la Dda Toscana, ha anche affermato:
"Sono orgoglioso di poter dire che negli ultimi anni, in
particolare negli ultimi tre, sono stati sequestrati e proposti
per la confisca beni per circa 100milioni di euro in Toscana. E'
un traguardo molto importante". "Non è ancora tempo di bilanci -
ha proseguito -, ma cominciando a ripensare all'azione del mio
ufficio sono convinto di poter dire che da otto anni a questa
parte il contrasto sul terreno alle mafie in Toscana è
certamente migliorato. Sono aumentate le inchieste e la qualità
delle inchieste, la quantità e la qualità delle confische e dei
sequestri perché la maniera migliore di colpire la mafie è
togliere il frutto dei loro illeciti guadagni, colpire la mafia
nella sua ricchezze è la maniera migliore di far venire meno la
ragione sociale delle organizzazioni criminali".
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