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Donato a Uffizi 'Salomone' di Bartolomeo Salvestrini

Donato a Uffizi 'Salomone' di Bartolomeo Salvestrini

Dipinto del 1626. Donazione in memoria Daniela Guidi Bruscoli

FIRENZE, 04 marzo 2022, 12:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Entra nella collezione della Galleria degli Uffizi un importante dipinto del Seicento: 'Salomone incensa gli idoli', realizzato dal pittore fiorentino Bartolomeo Salvestrini. L'opera, donata al museo da Fabrizio e Francesco Guidi Bruscoli, è dedicata alla memoria di Daniela Salvadori Guidi Bruscoli, in occasione degli ottanta anni dalla sua nascita.
    Il soggetto è l'episodio biblico in cui si narra come Salomone da vecchio sotto l'influenza delle sue numerose mogli e concubine, si trovò a idolatrare gli dei di ciascuna di esse e per questo fu punito dal Signore con lo smembramento del suo regno in due parti. Così si spiega l'iscrizione apposta alla tela: "Mulieres apostatare faciunt sapientes" (Le donne fanno allontanare dalla retta via perfino i sapienti), siglata e datata 1626 dal pittore, Bartolomeo Salvestrini. Fiorentino, Salvestrini si formò come artista alla bottega del Passignano e di Matteo Rosselli e fu poi dal 1621 collaboratore di Giovanni Bilivert. Considerata la breve vita di Bartolomeo Salvestrini, morto di peste nel 1633 ad appena 34 anni, e la rarità dei suoi dipinti nelle collezioni pubbliche, questa 'pittura da stanza' costituisce un'importantissima acquisizione per le Gallerie degli Uffizi, aggiungendosi ad alcuni disegni dell'artista nel Gabinetto dei disegni e delle stampe e a due suoi dipinti: l'Allegoria della Pittura intenta a dipingere un paesaggio, opera datata 1624 che gli valse la nomina ad Accademico del Disegno, e il rame con David con la testa di Golia della Galleria Palatina.
    "Fabrizio Guidi Bruscoli insieme al figlio Francesco hanno aggiunto un dipinto sublime alle collezioni degli Uffizi - sottolinea il direttore Eike Schmidt - in memoria di Daniela Guidi Bruscoli: un atto di generosità che unisce l'amore per la moglie e madre a quello per Firenze e per il museo dove si raccolgono i tesori dei Medici".
   

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