Nel blitz che ha portato la notte
scorsa alla cattura di Stefano Marrucci, su cui pendeva un
ordine di arresto per l'omicidio di Comeana (Prato) del 24
novembre scorso, sono state usate alcune 'flashbang', le granate
stordenti non letali in uso ai reparti speciali. Il ricercato,
come gli inquirenti sapevano, era armato di una pistola calibro
9x19 utilizzata per il presunto omicidio del 24 novembre scorso.
E in numerose occasioni aveva mostrato di usare con disinvoltura
le armi da fuoco contro le forze dell'ordine. Per questo i 30
agenti intervenuti insieme ai carabinieri di Prato hanno
utilizzato nell'affittacamere di via Catalani questi ordigni
stordenti, alla cui esplosione si genera un intenso lampo
luminoso che stimola i fotorecettori delle cellule dell'occhio,
provocando un accecamento di circa cinque secondi. Inoltre il
rumore generato dalla granata ha lo scopo di assordare il nemico
andando ad influenzare il liquido presente nelle orecchie
provocando una perdita d'equilibrio. Lo scopo dell'arma è quello
di stordire, confondere e paralizzare per alcuni secondi
l'obiettivo e di poter operare azioni tattiche in maggior
sicurezza. Gli accertamenti hanno evidenziato che la pistola era
stata rubata in una casa del Livornese nel 2014. Sull'arma
trovata a Marrucci verranno effettuati accertamenti balistici
per stabilire se è la stessa usata per uccidere Gianni Avvisato.
Stefano Marrucci è stato arrestato per omicidio aggravato,
detenzione e porto di arma da fuoco, evasione dai domiciliari,
detenzione di arma e munizionamento da guerra.
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