Sarà una relazione sullo stato di
conservazione dei fossili a stabilire tempi, modalità, tempi e
costi del restauro e della valorizzazione della Balena
''Giuliana'', rinvenuti nel 2006 sulle sponde della Riserva
della diga di San Giuliano, a pochi chilometri da Matera. Lo si
è appreso oggi in una conferenza stampa, svoltasi in Municipio,
per fare il punto su quanto emerso dalla riapertura delle casse
custodite dal 2011 presso il Museo nazionale di Matera.
Del grande cetaceo del Pleistocene, che aveva una lunghezza
di 26 metri e pesava oltre 130 tonnellate, sono rimasti e in
buono stato di conservazione alcune vertebre, scapola, omero,
radio, ulna e la bolla timpanica che si trovava presso
l'Università di Pisa per motivi di studio.
L'impegno di Comune, Istituto Centrale del Restauro,
Dipartimento Scienze della terra dell'Università di Pisa, Museo
nazionale e Soprintendenza archeologica lucana è finalizzato a
restaurare e a valorizzare il grande cetaceo, il cui recupero
richiederà tempi lunghi.
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