(ANSA) - ROMA, 03 MAG - Nuovo allestimento per gli avori del
Bargello a Firenze. In occasione della riapertura oggi dopo lo
stop imposto dall'emergenza Covid, il Museo ha presentato anche
la nuova sala dedicata alla collezione di opere e oggetti in
avorio, che copre un arco temporale di 15 secoli ed è tra le più
prestigiose al mondo, sia in termini numerici (250 esemplari)
sia per qualità e varietà.
Il riallestimento è stato pensato per migliorare le modalità
di conservazione - sostituite le vetrine risalenti agli anni 80
del 900, ormai inadeguate - e valorizzazione delle opere.
Inseriti anche alcuni capolavori prima conservati nei depositi,
come un Crocifisso barocco che torna in esposizione dopo quasi
un secolo di assenza. Sottoposti poi a restauro apparati
pittorici e decorativi. La sala, che si trova al primo piano del
museo, raccoglie preziosissimi e antichi avori come il Dittico
con scene della vita di san Paolo e Adamo nel Paradiso terrestre
e la placca con l'Imperatrice bizantina, databili tra il V e il
VI secolo. C'è poi il raro Flabellum carolingio dall'abbazia di
Tournus, l'Olifante della Saint Chapelle, donato al re di
Francia nel 1274, la Madonna dei Granduchi, ma anche pitture e
sculture medioevali e rari mosaici. "Il riallestimento è il
primo di una serie di progetti programmati al Bargello per la
messa in sicurezza, valorizzazione e nuova fruizione delle
magnifiche collezioni di arti decorative - spiega Paola
D'Agostino, direttore dei Musei del Bargello -. Per questo
motivo abbiamo deciso di presentare il nuovo riallestimento nel
giorno di riapertura dei musei, dopo mesi di chiusura forzata ma
di grandi lavori da parte del personale e di vari professionisti
impegnati in cantieri su tutti e cinque i musei".
L'appalto, del valore di oltre 490mila euro, è stato curato
da Invitalia che opera in qualità di centrale di committenza per
il ministero della Cultura ed è stato aggiudicato alla ditta di
Mario Verrazzo. Del progetto di riallestimento si è occupato
l'ufficio tecnico dei Musei del Bargello insieme allo studio
Guicciardini e Magni Architetti.
. (ANSA).