Sarà l'Università di Siena, in
particolare la cattedra di Anatomia Patologica diretta dal
professore Antonio Giordano, il banco di prova per un innovativo
programma di educational e research in ambito prettamente
riabilitativo, scientifico e clinico. A dirigere i lavori - si
legge in una nota - lo stesso Giordano, oncologo e patologo di
fama mondiale, ordinario di Anatomia Patologica all'università
di Siena e presidente dello Sbarro Health Research Organization
con sede in Philadelphia (Usa) che vanta fama internazionale nel
campo della genetica del cancro e malattie affini e di altre
patologie debilitanti.
L'intento - si precisa - è quello di avviare un laboratorio
formativo e di ricerca sperimentale nell'ambito delle moderne
applicazioni cliniche della fisioterapia sperimentale che guarda
al futuro con grande prospettiva non soltanto per approcci
innovativi di cura ma soprattutto per tutto ciò che riguarda gli
aspetti preventivi e la capacità di contrastare la patologia in
tutte le sue forme. Soprattutto a ridosso dell'attuale questione
pandemica che pone la comunità scientifica a serrato confronto
con il minacciato equilibrio tra ecosistema ed uomo nella sua
interezza: dalla funzione immunitaria, a quella umorale,
cellulare, fisica e psicofisica. Accanto al professore Giordano
un nome noto della fisioterapia clinica italiana, il dottor
Felice Picariello, ricercatore dell'International Research Group
e docente incaricato all'università di Napoli Federico II.
Picariello, presidente di Aifider e direttore scientifico della
Swiss Oncological Physiotherapy Association porterà, proprio a
Siena, la sua decennale esperienza internazionale mettendo a
disposizione dei giovani studenti e ricercatori un bagaglio
culturale e di competenze utili a costruire le nuove leve del
futuro. Il dottor Picariello è tra l'altro membro dello staff
medico della nazionale italiana di scherma che in questi mesi si
prepara per il grande evento olimpico di Tokyo2021 ed anche
questa esperienza - si conclude la nota - sarà volano di
entusiasmo per i tanti studenti dell'Università di Siena e
potenziale canale di ricerca per il rapporto tra sport, ambiente
e salute.
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