Dal 28 aprile riapre al pubblico
la Collezione Roberto Casamonti, che ha sede a Palazzo Bartolini
Salimbeni a Firenze (visite, con prenotazione obbligatoria, da
mercoledì a domenica, dalle 11.30 alle 19). Lo spazio museale
ospita opere della personale collezione di Roberto Casamonti,
selezionate da Bruno Corà: al momento circa 80 quelle presenti
che raccontano il secondo Novecento italiano, e non solo: il
percorso espositivo copre dagli anni '60 al XXI secolo, con
dipinti e sculture "che riflettono l'anima del collezionista e
il suo personalissimo 'sentire'".
In mostra vi sono, tra le altre, opere di Boetti, Pistoletto,
Merz, Kounellis, Paolini, Calzolari, Penone e Pascali, "alcuni
tra i più autorevoli protagonisti di quella koiné linguistica
definita Arte Povera, venuta alla ribalta, in quanto movimento
condiviso da un congruo numero di artisti, a partire dal 1967".
Tra le presenze internazionali più contemporanee Anselm Kiefer,
Anish Kapoor, Tony Cragg, Keith Haring, Basquiat ma anche Marina
Abramovich e Bill Viola.
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