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Al via spostamento crocifisso ligneo museo ospedale S.M.Nuova

Al via spostamento crocifisso ligneo museo ospedale S.M.Nuova

Scolpito intorno al 1520, farà parte percorso museale

FIRENZE, 17 febbraio 2021, 15:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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È iniziata oggi la nuova vita del Crocifisso ligneo che lo scultore tardorinascimentale Francesco da Sangallo realizzò intorno 1520 per l'ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze. Per la prima volta, dal 2009, la preziosa opera è uscita dai depositi blindati, con destinazione il Salone Martino V, e diventerà parte integrante del percorso museale dell'ospedale fiorentino, fondato nel 1288.
    In legno policromo, il Crocifisso è alto 184 centimetri e largo 178. Verrà collocato sulla parete di sinistra del Salone, a fianco di un altro Cristo, dipinto su tavola sagomata da un ignoto pittore toscano nel XIV secolo, e davanti a La Resurrezione, affresco di Niccolò di Pietro Gerini (1385), staccato dalla parete della corsia degli uomini. Quelle svolte oggi, spiega una nota, sono solo le prime operazioni di movimentazione del Cristo. Data la delicatezza dell'opera, realizzata in legno di tiglio, lo spostamento richiederà una settimana circa di tempo. Prima di essere affissa alla parete, la grande scultura dovrà infatti stabilizzarsi e adattarsi alle nuove temperature. Inoltre, verrà sottoposta a un controllo accurato e a una revisione del restauro concluso nel 2009. A occuparsene sarà la stessa restauratrice, Anna Fulimeni, sotto la direzione della Soprintendenza. Al termine di queste operazioni lo splendido Crocifisso potrà finalmente essere ammirato da chi frequenterà e visiterà l'ospedale e il suo museo. "È un'opera magnifica, di enorme valore artistico - commenta Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus che ha promosso la revisione del restauro e la ricollocazione dell'opera -. Siamo orgogliosi di aver dato il via alle operazioni necessarie per farla tornare negli spazi pubblici dell'ospedale, con una collocazione che la valorizza, la contestualizza e la protegge dal tempo. Dal 2016, anno in cui è stata inaugurata la musealizzazione di alcune aree di Santa Maria Nuova, la Fondazione è impegnata sul fronte del recupero dell'immenso patrimonio artistico dell'istituzione".
   

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