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Mostre: la pittura di Ottone Rosai tra le due guerre

Mostre: la pittura di Ottone Rosai tra le due guerre

A Montevarchi esposizione a 100 anni prima personale fiorentina

AREZZO, 13 febbraio 2020, 16:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nel centenario della prima personale fiorentina di Ottone Rosai (Firenze 1895 - Ivrea 1957), che impose il pittore all'attenzione del mondo dell'arte, la città di Montevarchi, nell'aretino, ha deciso di proporre un'ampia e del tutto originale retrospettiva dedicata al maestro toscano. Dal 9 aprile al 12 luglio prossimi, la storica sede di Palazzo del Podestà ospiterà cinquanta opere di Rosai, per metà disegni e altrettanti oli, tutti riferiti ad un momento preciso dell'artista: gli anni tra il 1919 e il 1932, il ventennio tra le due Grandi Guerre. L'esposizione e curata da Giovanni Faccenda, massimo esperto di Rosai e curatore del catalogo generale delle sue opere.
    In mostra tutti dipinti da collezioni private, tra cui anche alcune opere inedite, emerse, si spiega, dalle ricerche che Faccenda continua a compiere nelle collezioni private e nelle case di chi, in Toscana ma non solo, ebbe rapporti con Rosai o con i suoi galleristi ed eredi. "Una delle maggiori peculiarità di questa esposizione pubblica - spiega Faccenda - deriva dalla riscoperta di una decina di capolavori assoluti di Rosai degli anni Venti e Trenta, tutti provenienti da una raccolta privata romana, presenti alla mostra di Palazzo Ferroni, a Firenze, nel 1932, e documentati nel primo volume del Catalogo generale ragionato delle opere di Ottone Rosai da me curato. Accanto ad essi, le eccellenze più note di un periodo, quello fra le due guerre, che rappresenta l'aristocrazia della pittura e del disegno di Rosai. Vi si aggiunga la volontà di superare una lettura esegetica ormai antiquata e limitata dell'opera di questo maestro fra i maggiori del Novecento, sovente priva dei necessari riferimenti culturali che vi si debbono cogliere (Dostoevskij, Campana e Palazzeschi, fra gli altri) e di una riflessione filosofica che tenga conto delle affinità con il pensiero di Schopenhauer e il pessimismo cosmico di Leopardi".
   
   

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