Un gruppo di una cinquantina di stranieri, che occupavano il capannone andato a fuoco la notte la scorsa a Sesto Fiorentino dove è morto un uomo, ha protestato stamani davanti alla sede della prefettura a Firenze insieme ad alcuni esponenti del Movimento di lotta per la casa. I manifestanti hanno gridato 'vergogna, vergogna' e hanno esposto alcuni striscioni, tra cui quello con scritto 'Ali morto per colpa dello Stato'. Alcuni si sono quindi distesi a terra per bloccare il traffico. Ci sono stati anche momenti di tensione quando gli stranieri hanno cercato di spingere il portone d'ingresso del palazzo che ospita la prefettura.
I manifestanti, dopo aver abbandonato la strada dove si trova la prefettura, si sono poi spostati, sempre nel centro di Firenze, in Palazzo Strozzi e hanno tentato di fare irruzione nelle sale che ospitano la mostra dell'artista cinese Ai Weiwei. I manifestanti hanno poi occupato le scale che portano al primo piano del Palazzo, dove è allestita l'esposizione che è stata chiusa proprio in seguito alla protesta e poi riaperta.
Intanto, dopo una lunga riunione in prefettura del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, è stato scelto il palazzetto dello sport di Sesto come sistemazione provvisoria per gli extracomunitari, in tutto un'ottantina, anche in considerazione delle basse temperature. Lo ha riferito, al termine del Cosp, il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi. Il tavolo di confronto, che non ha ancora elaborato una strategia condivisa per un periodo più lungo, "si è aggiornato a sabato mattina" quando i rappresenti degli enti e dei comuni che vi partecipano porteranno una rosa di proposte concrete, ha aggiunto il sindaco. "E' chiaro che le soluzioni dovranno essere condivise" ha puntualizzato Falchi. I manifestanti, dopo aver parlato con il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, hanno accettato di essere accolti temporaneamente nel palazzetto dello sport e hanno deciso di lasciare Palazzo Strozzi.
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