Addestratore pentito crea 'fattoria animali liberati'
A Sab Rossore, cavalli via da abusi e macelli
09 luglio, 17:46(di Daniela Grondona)
(ANSA) - SAN PIERO A GRADO (PISA) - Trombino e Pompadour sono due beagle sopravvissuti alla sperimentazione in laboratorio. Lola e' un pony: lavorava in un maneggio, dove ai bambini che la montavano veniva suggerito di frustarla per farla camminare nonostante avesse una malattia metabolica che colpisce le strutture del piede fino a rendere dolorosissimo il movimento o il solo stare in piedi. Trombino, Pompadour e Lola sono solo tre degli ospiti di un posto un po' speciale, un rifugio per animali salvati da morte certa o da pratiche di sfruttamento, nel cuore del Parco di San Rossore, nel Pisano. La 'Fattoria della Pace Ippoasi Onlus' si trova a San Piero a Grado, nasce nel 2010 e ospita attualmente un'ottantina di animali, tra i quali mucche, asini, cavalli, maiali, capre, pecore, galli, galline, anatre, conigli e cani.
Vivono in liberta' nei quasi quattro ettari di terreno a disposizione, secondo i ritmi della loro natura, godono della compagnia l'uno dell'altro e sono accuditi con affetto. A sottrarli al loro destino di sofferenza alcuni volontari che hanno scelto per coerenza con i loro principi nonviolenti, una filosofia di vita vegana. Ippoasi e' un'esperienza quasi unica in Italia, fondata sul rispetto per il pianeta e per tutti i suoi abitanti.
L'iniziativa e' nata nel 2010 dall'evoluzione di una storia di sfruttamento di cavalli in un centro ippico gestito una volta da Christian, fondatore di Ippoasi, e dalla sua ex moglie. ''Cavalli da corsa, trotto, cavalli da salto a ostacoli, ippoterapia e quant'altro - racconta Christian -, facevamo tutto questo; poi c'e' stata un'evoluzione di pensiero e abbiamo cominciato ad apportare delle modifiche di approccio, quali togliere i ferri, le imboccature, le selle e gestire i cavalli in un modo il piu' possibile naturale. Fino all'ultimo step: abbiamo capito che l'equitazione si puo' fare al meglio ma rimarra' sempre una cosa sbagliata. Dopo aver capito i danni fisici e psicologici che facevamo ai cavalli abbiamo deciso di chiudere la scuola che allora contava 15-20 bambini, 15 cavalli a pensione''. Il maneggio viene chiuso e, all'improvviso, i cavalli che erano stati fino a quel momento una fonte di reddito diventano improvvisamente un costo enorme. Christian decide pero' di non venderli e con un gruppo di volontari crea Ippoasi che oggi non e' solo un 'rifugio' ma e' anche un importante polo per l'educazione ambientale e il rispetto della vita in genere.
Nelle visite guidate e nei laboratori didattici, bambini e adulti si avvicinano ad un mondo a molti sconosciuto.
L'obiettivo e' presentare e far conoscere l'animale per quello che e'- con le sue esigenze e caratteristiche specie - specifiche - spiega Christian- e non per come l'uomo e' solito sfruttarlo".
"Attraverso i nostri ospiti e le rispettive storie personali - conclude - si riesce a parlare anche dei loro fratelli meno fortunati, fornendo tante informazioni difficilmente reperibili altrove, fondamentali per compiere scelte consapevoli e responsabili nella vita di ogni giorno". Si scopre cosi' la storia di Alfred, maialino oggi adulto e disabile a causa di una deformazione alla schiena, dato come premio di una lotteria ad una famiglia che ha deciso di non volerlo trasformare in prosciutto. Alfred vive ora con Gorgo e Peppa, altri due maiali salvati dalla macellazione. L'aspetto sociale e' un altro ambito sul quale Ippoasi investe molte energie, dando la possibilita' a persone con il trascorso difficile di vivere qualche ora della loro vita in un luogo che si basa su valori fondamentali da loro persi per strada, quali la fiducia ed il rispetto.