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Così negli altri paesi

Sistema di previdenza complementare in altri paesi

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Approfondimenti

SISTEMA DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ALTRI PAESI

Francia
Germania
Olanda
Regno Unito
Spagna
Svezia
Stati Uniti
Valore dei fondi pensione nei Paesi OCSE

FRANCIA
- Previdenza complementare prevalentemente di tipo obbligatorio, finanziata a ripartizione.
- Introdotti di recente modalità di adesione volontaria e a capitalizzazione ma risultano poco sviluppati.
- Il sistema pubblico è il più interessato dalle nuove riforme che puntano all’equilibrio tramite interventi correttivi con l’intento di mettere in atto redistribuzione a favore dei meno abbienti.
- Creato un fondo di riserva, alimentato con somme statali, che ha il compito di accumulare risorse utilizzabili per garantire la sostenibilità finanziaria nel lungo periodo.
- Tutti i lavoratori dipendenti iscritti a un ente previdenziale DEVONO aderire a una forma previdenziale complementare.
Suddivisioni in base all’inquadramento professionale:

  • operai e impiegati
  • quadri e dirigenti

- Ciascuna suddivisione è autonoma e sorvegliata da appositi comitati di sorveglianza.

  • Pensionamento a 65 anni (60 in caso di invalidita')
  • Dal 2012 in pensione prima dei 65 anni se si hanno almeno 41 anni di contributi.
  • Pensione massima: 50% della retribuzione.
  • Settore pubblico: dal 2008, durata del servizio 40 anni per il massimo della pensione
  • Regole per i due settori equiparate nel 2012 con 41 anni di contributi necessari per la pensione piena.
  • Previsti anche disincentivi (con una decurtazione del 5% per ogni anno mancante a partire dal 2013 nel privato e dal 2015 nel pubblico) prima del raggiungimento degli anni di servizio necessari alla pensione intera.
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GERMANIA
- Previdenza complementare strutturata mediante schemi pensionistici di tipo occupazionale e ad adesione volontaria.
- Interessati quasi tutti i lavoratori dipendenti del settore pubblico e circa la metà dei lavoratori dipendenti del settore privato.

- Funzionamento su tre pilastri:

  • pubblico
  • privato ad adesione collettiva (per determinate categorie lavorative)
  • privato ad adesione individuale (piani previdenziali offerti da banche e assicurazioni)

- La tripartizione del sistema previdenziale è stata introdotta nel 2001 grazie alla riforma Riester che prevede il rafforzamento delle forme di previdenza complementare, ampliando la gamma dei prodotti pensionistici e incrementando le agevolazioni fiscali. Previsti, in dettaglio:

  • incentivi fiscali per le adesioni alla previdenza complementare
  • garanzia del capitale versato
  • limitazione alla prestazione in capitale.

- Aliquota contributiva: 19,5% ripartita tra lavoratore e datore di lavoro.
- Pensionamento a 65 anni (dal 2012 aumento progressivo fino a raggiungere i 67 anni nel 2035)
- Tasso di sostituzione medio della previdenza obbligatoria si aggira intorno al 70%.

- Per stabilire il valore dell'assegno che si prenderà, per ogni anno di lavoro viene calcolato un punto retributivo,sulla base del reddito medio percepito e dei contributi versati. La pensione quindi si basera' sulla somma dei punti retributivi accumulati e adeguata su altri fattori.


OLANDA
- La previdenza complementare interessa la quasi totalità dei lavoratori dipendenti
- E’ basata su modalità di tipo occupazionale ad adesione praticamente obbligatoria, in larga parte a prestazione definita.
- La vigilanza sui fondi pensione è stata rafforzata e prevede nuovi strumenti e modalità per il controllo della solvibilità nel lungo periodo e per il calcolo del funding ratio.

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REGNO UNITO
- Sistema di previdenza complementare ad adesione individuale cui aderisce circa il 70% dei lavoratori.
- Applicato un controllo sui rischi delle forme previdenziali integrative in base a

  • probabilità del verificarsi di un elemento che possa pregiudicare le prestazioni
  • calcolo del danno che un evento negativo potrebbe produrre sul patrimonio del fondo

- Pensionamento: 65 anni per gli uomini,  60 per le donne
- Non esiste pensione di anzianità contributiva, ma esistono sistemi di assistenza basata sul reddito per gli ultrasessantenni.
Circa il 60% dei lavoratori dipendenti e oltre i due terzi dei pensionati ha redditi derivanti da schemi pensionistici privati.

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SPAGNA
In pensione a 65 anni o dopo 35 anni di contributi (pensione base piena al 100% della media dei contributi versati negli ultimi 15 anni)
Contributi pari al 28,3% del salario:

  • 23,6% a carico del datore di lavoro
  • 4,7% a carico del lavoratore.

Previdenza complementare utilizzata da circa il 41% dei lavoratori dipendenti.

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SVEZIA
- Sistemi di previdenza complementare ad adesione obbligatoria che coprono la quasi totalità dei lavoratori attivi.
- La componente a ripartizione eroga prestazioni calcolate tenendo conto dei contributi effettivamente versati dal singolo lavoratore
- La componente a capitalizzazione del sistema svedese è strutturata secondo un sistema di conti individuali, che prevede la possibilità per gli iscritti di scegliere fra un’ampia gamma di fondi comuni di investimento certificati
- Previsto l’afflusso dei contributi in un fondo per chi non effettui esplicitamente una scelta di investimento
- Una agenzia pubblica, la Premium Pension Authority , gestisce e amministra il sistema provvedendo alla raccolta dei contributi e al loro trasferimento presso i fondi selezionati dagli iscritti

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STATI UNITI
Il sistema previdenziale di base (Social Security) è a ripartizione, finanziato con un’aliquota contributiva per prestazioni di pensionamento del 10,6%, ripartito a metà tra lavoratore e datore di lavoro.
Utilizzo del flusso dei contributi

  • 75% pagamento delle prestazioni previdenziali
  • 25% investito in titoli di Stato non negoziabili

I lavoratori con redditi medio-alti ricevono una prestazione pensionistica pubblica bassa, pertanto è molto diffusa la previdenza complementare.

Piani di previdenza complementare:

  • collettivi a contribuzione definita
  • a prestazione definita
  • piani previdenziali individuali (Ira)
  • polizze assicurative a scopo previdenziale (annuity).

Il 10% delle aziende Usa ha imposto l’adesione automatica per i neoassunti con una contribuzione volontaria pari al 6% del reddito.
Tra i piani più diffusi, il 401 (k): ciascun lavoratore ha un proprio conto individuale e decide come investire tra un mix di fondi prestabiliti.
Al momento della pensione, si può:

  • riscuotere l’intera prestazione
  • proseguire l’investimento posticipando il riscatto
  • decidere di percepire una rendita

Sono fiscalmente deducibili:

  • la contribuzione del lavoratore (fino a un tetto massimo)
  • i contributi versati dal datore di lavoro.
  • I rendimenti maturati sulle somme accantonate non sono tassati fino a una determinata soglia
  • Tassate le prestazioni al momento del pagamento.
  • Per i riscatti anticipati sono soggetti a una penale del 10% e al pagamento delle imposte
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VALORE DEI FONDI PENSIONE NEI PAESI OCSE
Nel grafico, il valore della previdenza completare nei diversi Paesi rispetto al PIL. In Italia, la percentuale si attesta al 2,6 mentre negli Stati Uniti tocca il 95%.
I fondi pensione sono la principale classe di investitori istituzionali come peso delle risorse in molti Paesi. Nel 2005 l’OCSE ha per la prima volta pubblicato i dati raccolti ed elaborati nell’ambito del Global Pension Statistics Project iniziativa lanciata nel 2002 con lo scopo di rilevare periodicamente le principali informazioni quantitative sui fondi pensione nei diversi Paesi membri dell’organizzazione e anche in altri Paesi, secondo una metodologia il più possibile armonizzata e omogenea.


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