Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Economia
  1. ANSA.it
  2. Economia
  3. La festa di Syriza sulle note di 'Bella Ciao'

La festa di Syriza sulle note di 'Bella Ciao'

L'urlo di gioia: 'abbiamo vinto contro la Troika'

Un urlo di gioia rimbomba nel palazzone popolare che ospita la sede di Syriza alla periferia di Atene quando la tv annuncia che i primi sondaggi danno il NO in vantaggio, seppur di pochi punti percentuali sul SÌ. E' un urlo liberatorio che vuole scacciare la paura: "Stiamo vincendo contro la Troika, contro tutti". C'è tutto lo stato maggiore del partito che Alexis Tsipras in pochi mesi è riuscito a portare dal 3,5% al 36% ed ora ad una vittoria storica in un referendum che lascia tutta l'Europa con il fiato sospeso. Ma c'è anche tutta la sinistra europea che si ritrova unita a sostenere questo giovane premier greco. La pattuglia italiana è la più numerosa: Nichi Vendola guida il gruppo di Sel con Nicola Fratoianni ed i capigruppo Arturo Scotto e Loredana De Petris; c'è anche Paolo Ferrero di Rifondazione Comunista; Alfredo D'Attore dissidente del Pe e Stefano Fassina che ha già lasciato i dem. Poi ci sono gli spagnoli di Podemos, i tedeschi di Linke, i portoghesi del Blocco di Sinistra, la minoranza critica dei Socialisti francesi.

Tutti in Grecia per fare il tifo per il 'NO'. La tensione è altissima per tutta la giornata. I sorrisi cortesi ma irrimediabilmente rigidi stampati sui volti di tutti i "compagni" (è così che ci si saluta nei corridoi di questo edificio di sette piani ad una decina di minuti d'auto dal centro), i rapidi scambi di battute con continui incoraggiamenti danno il senso di un nervosismo diffuso, contagioso. Il referendum mette in gioco il futuro della Grecia ma anche quello di Alexis Tsipras, di Syriza, di quello che qui definiscono "un miracolo politico che non ha uguali in Europa". E su quegli stessi volti, stravolti da ore di attesa, si legge la gioia per un "risultato storico". La tensione si scioglie lentamente. I volti si distendono. Il rifiuto a commentare i primi dati si trasforma nel desiderio di esternare la propria felicità. Ma, probabilmente, quelli di Syriza se lo aspettavano. Sui tavoli spuntano bottiglie di spumante per festeggiare, dolci, qualsiasi cosa per condividere la gioia del momento. E' un crescendo che solo qualche dirigente cerca di ridimensionare. "La battaglia non è ancora finita.Domani si ricomincia", ammonisce.

Ora, però, c'è voglia di festa per scacciare i fantasmi della sconfitta. "Abbiamo vinto anche a Creta", urla qualcuno in inglese scaturendo l'urlo dei "compagni". "Abbiamo ripreso anche Sparta", replica qualcun altro. Gli italiani sono i primi a festeggiare. Ci hanno messo la faccia venendo fin qui. Ed ora è il momento della rivincita. "Hanno perso Merkel e Renzi", tuona Vendola. "Ora i governi di Italia e Francia rivedano i loro errori e riaprano le trattative con Atene", fa eco D'Attorre. "E' la vittoria della sinistra unita", sottolinea Ferrero. I dirigenti si Syriza si abbracciano. L'appuntamento non è più a piazza Syntagma ma in una piazza più grande non molto distante. Ci si organizza per andare mentre sullo sfondo si ascoltano i caroselli di automobili che festeggiano. Poi qualcuno intona "Bella ciao": partecipano tutti. Italiani, francesi, spagnoli, tedeschi, portoghesi, irlandesi. E' l'inizio della festa. Tutti in piazza.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video Economia


Vai al sito: Who's Who

Modifica consenso Cookie