Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
"Il razzismo purtroppo è una
situazione che viviamo da tanto tempo. C'è gente che dice che
stiamo migliorando, ma le leggi non vengono rispettate. Noi
siamo tutti uguali, bianchi, neri, gialli. Siamo fatti da Dio,
per come credo io, abbiamo lo stesso compito, vivere su questa
terra, non abbiamo differenze. Negli stadi ancora c'è razzismo
purtroppo". Lo afferma Juan Jesus, difensore del Napoli, in un
video pubblicato dal club azzurro sui social. Nelle immagini c'è
una conversazione di Juan Jesus con un giocatore delle giovanili
del Napoli, Mohamed Seick Mane, che avviene il 15 marzo, prima
del match contro l'Inter in cui il giocatore del Napoli ha
denunciato insulti razzisti dal nerazzurro Acerbi. Juan Jesus
spiega al giovane che "dobbiamo ancora crescere, ci sono persone
che non hanno ancora consapevolezza che questa cosa può ferire.
Abbiamo cuore, anima, cervello. Spero vengano fatte leggi più
forti. Bisogna essere comunque forti. Chi fa atti di razzismo ha
un cervello piccolo. Dentro di me so di essere perfetto come Dio
mi ha fatto, sono qui per il mio sogno di calciatore, bisogna
essere consapevoli di se stessi e bisogna sempre dire se uno ha
subito un atto di razzismo. La gente non può dirti quello che
vuole. Cosa dico ai giovani? Dico di essere forti di mente
perché il razzismo succede sempre, purtroppo, e non bisogna
ascoltare nessuno".
Notizie ANSA Scegli l’informazione di ANSA.it
Abbonati per leggere senza limiti tutte le notizie di ANSA.it
Abbonati oraSe è una notizia,
è un’ANSA.
Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.
Resta connesso
Ultima ora