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In evidenza
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(di Lucia Magi) Il Colore
Viola torna sul grande schermo. L'8 febbraio arriva nelle sale
italiane l'adattamento cinematografico del musical tratto dal
famoso romanzo del 1983. La storia del riscatto di Celie,
giovane afroamericana abusata prima dal padre poi dal marito
nella Georgia di inizio '900, è passata da Broadway a Hollywood
per volontà di una produttrice d'eccezione, Oprah Winfrey.
Durante la conferenza stampa a Los Angeles si deve asciugare gli
occhi più volte, mentre spiega perché ha voluto riportare al
cinema il testo di "guarigione, perdono e sorellanza"
dell'autrice premio Pulitzer Alice Walker, "che si è fatta
avanti da sola, ma ha parlato per diecimila. Ha dato voce a
un'intera comunità di donne nere abituate a subire violenze e
discriminazioni". Nel 1985, la chiamata di Steven Spielberg "ha
semplicemente cambiato tutto". Il regista l'aveva scelta per la
parte di Sofia, la nuora ribelle e fiera della protagonista, nel
primo adattamento cinematografico del romanzo. "Nella mia vita -
si commuove Winfrey - non ho mai desiderato qualcosa come quel
ruolo. È stato un momento decisivo, che ha modificato la mia
anima e la mia traiettoria, e mi ha guidata per gli anni a
venire. Dopo sono arrivati The Oprah Show e tutto il resto, ma è
il 'Purple' che mi ha salvata", dice vestita di viola, con
occhiali, smalto e rossetto dello stesso colore. Quarant'anni
dopo, compiuti i 70 e diventata una delle voci più autorevoli e
potenti della tv, porta al pubblico di tutto il mondo la nuova
trasposizione cinematografica di quel "testo sacro". Non è più
davanti alla telecamera, ma è produttrice insieme a Spielberg,
Scott Sanders e Quincy Jones. "Abbiamo sondato vari registi, ma
ci siamo subito trovati d'accordo su Blitz Bazawule". Il
visionario co-regista di Beyoncé in Black is King ha deciso di
mantenere le canzoni originali del musical vincitore di due Tony
Awards nel 2016. La cantante Fantasia Barrino, che ha
interpretato Celie a Broadway nel 2007, debutta sul grande
schermo nel ruolo che fu dell'indimenticabile Whoopi Goldberg
nel film del 1985. Taraji P. Henson (Il curioso caso di Benjamin
Button) interpreta la ballerina Shug Avery, mentre Danielle
Brooks (Orange Is the New Black) prende il testimone di Oprah
nei panni di Sofia. È stata proprio la produttrice a confermarle
che era stata scelta per la parte, con una divertente telefonata
in diretta Instagram. Brooks è ora candidata all'Oscar come
migliore attrice non protagonista e chissà che non spezzi la
maledizione: il film di Spielberg arrivò alla notte delle stelle
del 1986 con 11 candidature, ma non vinse nemmeno una statuetta.
"Questo progetto è sempre stato una benedizione per me. Ho
pregato affinché queste donne straordinarie potessero
condividere con il mondo il significato di questo film, perché
la realtà in cui viviamo lo rende ancora attuale - ammette
Winfrey -. Porterà guarigione e gioia, lasciando le persone
ispirate e colme di speranza, con un'urgenza perdono. Non il
perdono che dimentica, ma quello che ti libera per continuare a
crescere".
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