"Blanca va avanti come un treno come
se non avesse alcun tipo di disabilità. Quando qualcosa
dell'ambiente circostante attira la sua attenzione è come se lei
entrasse in una "stanza nera", in cui isola il suono prodotto da
una cosa o una persona", spiega Maria Chiara Giannetta. "Una
sfida che capita di rado nella carriera di un attore. Ho avuto
la fortuna di incontrare il maestro Bocelli. Mi ha aperto a un
mondo totalizzante", sottolinea. 'Blanca' è la nuova fiction
fuori dagli schemi interpretata dall'attrice e da Giuseppe Zeno,
in arrivo dal 22 novembre su Rai1 in sei prime serate.
Presentata negli studi Rai di via Asiago, con la performance
live dei Calibro 35, alla presenza dei direttori di Rai Fiction
Maria Pia Ammirati e di Rai1 Stefano Coletta, con tutto il cast
(compreso un grande protagonista che farà innamorare il pubblico
il cane guida Linneo, un bulldog femmina che protegge la giovane
e la consola nei momenti più difficili). 'Blanca' è ispirata al
romanzo omonimo di Patrizia Rinaldi e segue le vicende di una
giovane donna che ha perso la vista all'età di 12 anni, a causa
di un incendio in cui è morta la sorella. È entrata in polizia e
oggi è consulente a Genova. Blanca è specializzata in décodage,
ossia l'ascolto analitico di tutti i materiali audio delle
inchieste, come ad esempio intercettazioni e interrogatori.
Prodotta da Luca e Matilde Bernabei per Lux Vide in
collaborazione con Rai Fiction, la serie è diretta da Jan Maria
Michelini (affiancato da Giacomo Martelli per gli episodi. 4-6)
ed è stata realizzata con la consulenza artistica di Andrea
Bocelli: il maestro non solo ha descritto agli sceneggiatori il
'mondo dei non vedenti', ma ha fatto anche un piccolo training
alla protagonista: "sono stata a casa sua - conferma - l'ho
visto scendere di corsa una rampa di scale. Andrea Bocelli mi ha
detto che non c'è niente che un non vedente non possa fare".
Inoltre è la prima serie al mondo realizzata con l'utilizzo
dell'olofonia, una speciale tecnica di registrazione del suono
che permette di riprodurlo in modo simile a come viene percepito
dall'apparato uditivo dell'uomo. Vedremo inoltre una Genova,
bella e grigia, dove Blanca porterà colore con i suoi vestiti
variopinti, la musica funk dei Calibro 35, che ascolta a volume
altissimo anche per strada, e l'energia travolgente. "Genova -
spiega Jean Michelini - era la cornice perfetta per un crime, è
una città profondamente multietnica, colorata, con grandissime
diversità, i vicoli, il porto. Abbiamo girato a Camogli, una
città colorata che ti riporta ad una dimensione romantica come
la personalità di Blanca". Ogni episodio è incentrato su un caso
giallo con un'ambientazione legata a Genova e racconta uno
specifico ambiente sociale, nel primo si parla anche del Ponte
Morandi ma anche delle conseguenze economiche vissute da alcuni
cittadini costretti a chiudere le loro attività, quartieri
abitati da ceti diversi, rivelando il carattere multiforme di
questa città, ancora poco esplorata dalla fiction televisiva.
Oltre ai gialli, la serie racconta la vita di Blanca, attratta e
divisa tra due uomini, il collega Liguori e l'amico Nanni un
giovane chef (Pierpaolo Spollon), il suo rapporto con Lucia,
figlia dodicenne della vittima del primo caso di puntata, e con
il padre. Giuseppe Zeno che è l'ispettore Liguori spiega:
"All'inizio guardavo Maria Chiara in modo sbagliato, poi Jean mi
ha detto non ti devi preoccupare lei non ti vede. Il mio
ispettore è diverso dagli altri per il modo di agire, per il
tipo di risolutezza, per il suo essere un cane sciolto. E' un
poliziotto, quasi rassegnato ai mali del mondo, convinto che è
impossibile salvare tutti. Un uomo che fatica ad aprirsi
all'amore. Grazie a Blanca, però, in Liguori scatta una molla
nel momento in cui lei le fa una sola domanda cosa ci stai a
fare qui?". Luca e Matilde Bernabei fanno notare: "abbiamo fatto
un prodotto che avesse appeal per il mercato internazionale. La
Lux sta distribuendo direttamente questa serie all'estero. Andrà
in onda in Francia e stiamo chiudendo in Spagna. Ammirati
ricorda: "Blanca è uno dei primi progetti che ho visionato
quando sono arrivata a Rai Fiction. La forza del racconto
popolare di Rai 1 è quello di captare tutti i punti di vista,
anche quando si parla di disabilità". La lezione fondamentale
trasmessa da Bocelli è stata quella di affrontare le sfide di
ogni giorno con spirito "combattivo", lottando per vivere una
condizione di "normalità", ricordando, ad esempio, che sin da
bambino imparò ad andare in bicicletta e a cavallo e, da adulto,
addirittura a lanciarsi con il paracadute. La prima puntata da
100' in anteprima su RaiPlay da sabato 20 novembre
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