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Potrebbe tornare in discussione la
condanna all'ergastolo di Lucy Letby, la cosiddetta infermiera
killer britannica al centro di un caso giudiziario che ha
suscitato shock e polemiche a non finire nel Regno Unito: quello
della "strage di neonati" - come ribattezzato dai media - del
Countess of Chester Hospital, nel nord dell'Inghilterra, dove la
donna, addetta al reparto maternità, avrebbe fatto morire
deliberatamente secondo le accuse almeno 7 neonati esposti a
sovradosaggi fra il 2015 e il 2016 e tentato di ucciderne altri
per ragioni rimaste in larga parte oscure in sede processuale.
Gli avvocati difensori, sostituiti da Letby a settembre proprio
in vista del rilancio della strategia della richiesta di una
ripetizione del processo, dopo ripetuti rifiuti di ulteriori
ricorsi in appello, hanno infatti annunciato oggi di aver
depositato un'istanza ad hoc di fronte alla Criminal Cases
Review Commission (Ccrc): organismo giudiziario britannico
incaricato di valutare iniziative del genere. L'istanza si basa
sull'ipotesi di un "errore giudiziario" dimostrabile, che i
legali intendono sostenere presentando "nuove evidenze mediche
significative" ritenute incompatibili con la tesi della
colpevolezza della loro assistita. La Ccrc, dal canto suo, ha
precisato di aver ricevuto l'incartamento e di averne "avviato
l'esame", ma non senza invocare cautela. Una portavoce ha fra
l'altro sottolineato come i dubbi sulle sentenze di colpevolezza
rilanciati dai media abbiano preso in considerazione solo "parte
delle prove"; mentre ha sollecitato "il rispetto delle famiglie"
delle piccole vittime dell'ospedale di Chester. Polemiche
mediatiche a parte, il caso Letby è d'altronde oggetto pure di
un'inchiesta amministrativa indipendente in corso a Liverpool
per far luce su possibili negligenze e colpe non riconducibili
soltanto a una singola infermiera, sullo sfondo di numerosi
altri casi di malasanità denunciati nel Regno in seno al
servizio sanitario pubblico (Nhs): sospetti che hanno indotto
alcuni commentatori e specialisti a ipotizzare che l'ex nurse
possa essere stata usata, in tutto o in parte, come capro
espiatorio.
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