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In evidenza
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Tanta commozione, ma anche tanti
colori oggi a Southport, vicino a Liverpool, per i funerali
pubblici di Elsie Dot Stancombe, 7 anni, una delle tre bambine
uccise il 29 luglio scorso nel nord dell'Inghilterra mentre
partecipavano a un festosa lezione di yoga e danza ispirata alle
musiche di Taylor Swift. Alle esequie hanno partecipato
centinaia di persone, strettesi attorno alla famiglia per
cercare di trasformare in "una celebrazione" il rito dell'addio
a una delle vittime d'un eccidio che ha inorridito il Regno
Unito. Ed è divenuto poi il pretesto nei giorni successivi di
una serie di violenti disordini alimentati ad arte da frange
dell'ultradestra in varie città britanniche alimentate sull'onda
di fake news sull'identità del giovane aggressore: identificato
falsamente sul web nell'immediatezza dei fatti come un
richiedente asilo e come un musulmano. Nel feroce
accoltellamento multiplo di fine luglio - apparentemente un
raptus per il quale è stato incriminato il 17enne Axel
Rudakubana, cittadino britannico nato a Cardiff da genitori (di
fede cristiana) originari del Ruanda - erano morte oltre a
Elsie, le piccole Bebe King e Alice da Silva Aguiar, di 6 e 9
anni; mentre si era contata un'altra dozzina di feriti, fra
bambine e maestre intervenute disperatamente in loro difesa. In
un comunicato, i genitori di Elsie Dot Stancombe hanno spiegato
di aver voluto colorare con festoni e fiori il funerale per
celebrare il ricordo della loro piccola "con positività,
speranza e amore". "Elsie - hanno detto - è qui con noi e
rimarrà per sempre nei nostri cuori". Questa settimana era stato
a sorpresa in visita a Southport re Carlo III in persona, per
esprimere la sua vicinanza alla comunità locale e ai familiari
delle vittime, dopo aver già condannato nei giorni scorsi i
'riots' anti-migranti e anti-islamici, elogiato la risposta
della polizia ed invocato l'unità del Paese. Il sovrano, giunto
nella cittadina martedì dopo aver trascorso appena un giorno di
vacanza nella residenza estiva scozzese di Balmoral, si era poi
spostato mercoledì a Clarence House, sua residenza londinese,
per ricevere privatamente i genitori di Bebe, di Elsie e di
Alice a tu per tu: in un incontro descritto come molto toccante.
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