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"Un saluto affettuoso a tutti i
bambini, ai malati, alle mamme, ai babbi, ai nonni, agli
accompagnatori, ai cardinali, alle persone importanti, al
sindaco di Roma, al signor presidente del Consiglio Giorgia
Meloni, ho salutato quelli importanti... non manca nessuno...
C'è qualcun altro da salutare?", scherza Roberto Benigni aprendo
il suo monologo in piazza San Pietro e poi rivolgendosi al Papa:
"Santità! Ma lei è qui, a portata di mano e di cuore, vorrei
stringerla, baciarla, non so come dimostrarle affetto, amore,
potrei ballare un tango qua davanti. Ma prima di entrare due
guardie svizzere mi hanno detto: lei può fare qualsiasi cosa
qui, solo una cosa non può fare, toccare il Papa. Ma da quando
me l'hanno detto ho voglia di fare solo quello", aggiunge
sorridendo. "Un bacio però glielo posso dare, a che servono i
baci se non si danno? È un bacio che arriva da tutti loro, che
ne vale centomila", aggiunge prima di avvicinarsi a Francesco e
di baciarlo.
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