Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
(di Fausto Gasparroni) (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 01 APR -
Una Pasqua dalle molte facce, impegnativa, sicuramente
stancante, quella trascorsa da papa Francesco, che tra stati di
"affaticamento", come quello che la sera del Venerdì Santo l'ha
portato a dare forfait in extremis alla Via Crucis del Colosseo,
e momenti di piglio più energico, come il giro in 'papamobile'
tra i 60 mila di Piazza San Pietro ieri tra la messa pasquale e
il messaggio 'Urbi et Orbi', ha voluto dedicare gran parte della
sua riflessione e predicazione al tema della pace. Anche con un
appello finora inedito. "Mentre invito al rispetto dei principi
del diritto internazionale, auspico uno scambio generale di
tutti i prigionieri tra Russia e Ucraina: tutti per tutti!", ha
affermato nel suo messaggio di Pasqua dalla loggia centrale di
San Pietro, salutato dal forte applauso della folla. Inoltre,
"faccio nuovamente appello a che sia garantita la possibilità di
accesso agli aiuti umanitari a Gaza, esortando nuovamente a un
pronto rilascio degli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso e a un
immediato cessate-il-fuoco nella Striscia". Per il Papa, "anche
oggi massi pesanti, troppo pesanti chiudono le speranze
dell'umanità: il masso della guerra, il masso delle crisi
umanitarie, il masso delle violazioni dei diritti umani, il
masso della tratta di persone umane, e altri ancora". Il suo
pensiero è andato quindi "alle vittime dei tanti conflitti che
sono in corso nel mondo, a cominciare da quelli in Israele e
Palestina, e in Ucraina", chiedendo che si "apra una via di pace
per le martoriate popolazioni di quelle regioni". "Non
permettiamo che le ostilità in atto continuino ad avere gravi
ripercussioni sulla popolazione civile, ormai stremata, e
soprattutto sui bambini", ha detto ancora. "Quanta sofferenza
vediamo negli occhi dei bambini", ha sottolineato. "Con il loro
sguardo ci chiedono: perché? Perché tanta morte? Perché tanta
distruzione? La guerra è sempre un'assurdità e una sconfitta!
Non lasciamo che venti di guerra sempre più forti spirino
sull'Europa e sul Mediterraneo. Non si ceda alla logica delle
armi e del riarmo. La pace non si costruisce mai con le armi, ma
tendendo le mani e aprendo i cuori". Nel messaggio 'Urbi et
Orbi' di Francesco hanno trovato spazio la preghiera per "le
vittime di ogni forma di terrorismo" e il richiamo agli "autori
di tali crimini" al "pentimento" e alla "conversione". E lo
hanno trovato tutte le situazione di tensione di conflitto nel
mondo: dalla Siria al Libano, dal Caucaso ad Haiti, dal Myanmar
alle varie regioni dell'Africa. Ecco, infine, gli appelli per la
solidarietà verso i migranti e verso i più poveri, perché non si
risparmino sforzi "nel combattere il flagello della tratta di
esseri umani", e in chiusura perché ogni vita umana sia
"accolta, protetta e amata": dai bambini che "non possono
nemmeno vedere la luce", a quelli che "muoiono di fame o sono
privi di cure essenziali o sono vittime di abusi e violenze",
fino ancora alle vite che "sono fatte oggetto di mercimonio per
il crescente commercio di essere umani". La sequela di questo
complicato Triduo pasquale per Bergoglio, iniziato con le
commoventi scene del Giovedì Santo al carcere femminile di
Rebibbia e della lavanda dei piedi a 12 detenute - una delle
immagini che più resteranno di tutta la Settimana Santa 2024 - è
sfociata oggi nei ringraziamenti del Lunedì dell'Angelo e in un
ulteriore appello: "Rinnovo a tutti gli auguri pasquali e
ringrazio di cuore coloro che in diversi modi mi hanno inviato
messaggi di vicinanza e di preghiera", ha detto il Papa al
Regina Caeli, la preghiera mariana che nel tempo pasquale
sostituisce l'Angelus. "A queste persone, famiglie, comunità
giunga il dono della pace del Signore risorto - ha aggiunto -. E
vorrei che questo dono della pace arrivasse là dove più ce n'è
bisogno: alle popolazioni stremate dalla guerra, dalla fame, da
ogni forma di oppressione".
Notizie ANSA Scegli l’informazione di ANSA.it
Abbonati per leggere senza limiti tutte le notizie di ANSA.it
Abbonati oraSe è una notizia,
è un’ANSA.
Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.
Resta connesso
Ultima ora