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In evidenza
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Al termine dell'udienza in Sala Nervi
alla comunità del Bambino Gesù, papa Francesco ha salutato, con
grande tenerezza, oltre 200 bambini con i genitori, in cura
all'Ospedale Pediatrico, disposti nelle prime file. Fra loro
anche bambini stranieri provenienti dalle "periferie del mondo"
in cui non avrebbero possibilità di cura o di assistenza e
soprattutto da scenari di guerra che li hanno feriti e privati
di casa e affetti: Ucraina e Gaza in primo luogo. Sono oltre 300
ogni anno i pazienti accolti a titolo umanitario dall'Ospedale
che è anche coinvolto in progetti di cooperazione internazionale
in 18 Paesi per la formazione di personale sanitario e per la
prestazione di interventi di alta specializzazione. All'inizio
dell'udienza un gruppo di 50 bambini ha accolto il Pontefice
srotolando uno striscione con lo slogan "Vite che aiutano la
vita", che accompagna le varie iniziative che caratterizzano il
2024 come "anno del dono". Dopo la lettura del suo intervento
papa Francesco ha salutato anche il presidente del Bambino Gesù
Tiziano Onesti, la duchessa Maria Grazia Salviati, erede della
famiglia fondatrice dell'Ospedale, e quindi i piccoli pazienti
con le proprie famiglie. Una rappresentanza di pazienti, infine,
ha offerto al Pontefice un cesto con i pensieri scritti per lui
da bambini e ragazzi ricoverati nelle varie sedi del Bambino
Gesù nelle settimane precedenti l'udienza.
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