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In evidenza
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E' una sfida che si chiude al
fotofinish con la vittoria di Alessandra Todde che la candidata
del centrosinistra annuncia nel corso di una breve conferenza
stampa con un concetto semplice: "sono la prima presidente donna
della Sardegna". Il centrosinistra esulta con Giuseppe Conte,
Elly Schlein, Stefano Bonaccini. "La Sardegna ha scelto la
nostra Alessandra Todde. E' la prima presidente di regione del
M5s, la prima donna alla guida della Sardegna. E' una giornata
indimenticabile", afferma il leader dei 5 stelle seguito dal
commento entusiasta della segretaria dem: "cambia il vento,
c'era chi non scommetteva neanche che arrivassimo fino a qui".
"Sono molto emozionata perché, come dice Alessandra, quella che
si profila, stiamo aspettando fiduciosi gli ultimi dati, è una
vittoria dei sardi anzitutto". Il dato finale è a un passo e
Todde è in vantaggio su Paolo Truzzu con una esigua percentuale:
lo scrutinio procede con lentezza esasperante e il risultato
definitivo, con i decimali, non arriva prima della notte. Ma la
tendenza delle ultime ore, quando anche i dati delle grandi
città finalmente confluiscono nel portale della Regione,
confermano che la candidata del campo largo a guida Pd-M5s è in
testa. Anche i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni
parlano di "vittoria straordinaria. Si complimenta il presidente
Dem Stefano Bonaccini che applaude anche la segretaria dem. Che
il vento non fosse comunque sfavorevole a Todde lo si era capito
dalla mattina, con l'arrivo dei primi dati ufficiali che la
davano in netto vantaggio sull'avversario di centrodestra. Poche
sezioni, è vero, ma un distacco inaspettato che ha provocato da
subito le dichiarazioni di alcuni esponenti della maggioranza di
governo per cercare di parare il colpo: "Paghiamo il fatto che
forse in cinque anni non abbiamo governato proprio
brillantemente", dice a caldo il deputato di FdI Salvatore
Deidda, pronto però, poco dopo, a correggere il tiro: "Stanno
arrivando nuovi dati che stanno modificando i primi. Stiamo
vincendo in molte sezioni dell'hinterland cagliaritano, nel
Sarrabus, nell'Oristanese, in Gallura, nel Sassarese. Non
abbiamo mai ritenuto che fosse una passeggiata o una vittoria
scontata per noi, si sta invece profilando un testa a testa".
Cautela all'inizio anche nel quartier generale di Alessandra
Todde, ma l'entusiasmo era palpabile: "una finale di Champions
League", l'ha definita Ettore Licheri, senatore e coordinatore
regionale del M5s, precisando che si era ancora al primo tempo e
che la partita sarebbe stata lunga. Da metà giornata in poi lo
spoglio ha visto i due candidati in altalena, un testa a testa
segnato dal vantaggio o dalla ricorsa di uno dei due
contendenti, che ha convinto sia Todde che Truzzu a non
raggiungere le rispettive sedi elettorali, aperte a Cagliari,
nell'attesa di un esito più certo. La svolta che ha dato al
campo largo il segnale che Todde ce la poteva fare è arrivata
con la partenza da Roma sia della segretaria del Pd Elly Schlein
che del presidente dei cinquestelle Giuseppe Conte alla volta di
Cagliari, dove sono atterrati in serata. "Non erano tanti quelli
che immaginavano una sfida così aperta in Sardegna - diceva il
leader pentastellato prima di salire sull'aereo - Si va al
fotofinish, il risultato è sul filo di lana e può essere deciso
da una manciata di voti. Che si vinca o che si perda, però, sarà
stato comunque un risultato straordinario e Alessandra Todde
merita l'abbraccio di tutta la nostra comunità per il gran
lavoro fatto". Truzzu al momento non parla. Nessuno lo ha visto
nel suo quartier generale, deserto ormai da qualche ora, quando
si è capito che per il centrodestra non ci sarebbe stato nessun
exploit. Chi ha deciso comunque subito di riconoscere la
vittoria di Todde è stato Renato Soru, l'ex governatore che ha
rotto con il centrosinistra, candidandosi in solitario, finendo
però per essere bocciato dalle urne: per via dello sbarramento
al 10% per le coalizione resterà fuori dal Consiglio regionale.
"I migliori auguri ad Alessandra Todde - dice il patron di
Tiscali al suo arrivo nella sede elettorale dove ha ammesso la
sconfitta - e a tutta la Sardegna perché possano superare il mal
governo piuttosto disastroso di questi ultimi cinque anni e
possano davvero fare bene per la nostra regione".
CT/
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