"Per me Enzo non è stato un amico ma
è stato un fratello, una persona con la quale ho condiviso ogni
scelta nella vita politica". Così Maurizio Gasparri, senatore di
Forza Italia, ha ricordato il deputato Enzo Fasano nel corso dei
funerali celebrati questa mattina nel Duomo di Salerno. Alla
funzione hanno preso parte, tra gli altri, il ministro Mara
Carfagna, il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, il
governatore della Campania, Vincenzo De Luca, i deputati Edmondo
Cirielli, Gigi Casciello e Cosimo Sibilia, il sindaco di
Salerno, Vincenzo Napoli, il prefetto Francesco Russo e
tantissimi altri amministratori della provincia. Sul feretro di
Fasano è stato adagiato un drappo del Movimento Sociale Italiano
di cui è stato rappresentante della prima ora. Nel quadriportico
del Duomo le corone di fiori firmate dai presidenti di Camera e
Senato, insieme a quelle della Fondazione Alleanza Nazionale e
dei senatori di Forza Italia; all'interno i gonfaloni di Regione
Campania e Comune di Salerno. Don Michele Pecoraro, parroco
della Cattedrale, ha ricordato Fasano per la sua "lungimiranza,
calma e pazienza". Un uomo "umile, forte e sincero" che da oggi
"è nelle mani di Dio". "Enzo è presente nei nostri cuori e anche
lui sarà protagonista con spirito di un'altra battaglia politica
per l'elezione del Capo dello Stato", ha commentato Tajani.
Visibilmente commossa il ministro Carfagna che era legata a
Fasano da un rapporto di stima ed amicizia. "Era una delle poche
personalità del mondo politico che riuscivano a distinguere la
politica dai rapporti umani", ha detto di lui il governatore
Vincenzo De Luca per il quale Fasano "è stata una persona di
grande semplicità, di grande cordialità, di grande ironia
anche". Nel saluto finale Gasparri ha citato il nipotino
Vincenzo, nato da pochi mesi e presente in chiesa. "Quando
camminerà tra le strade di Salerno e dirà "mi chiamo Vincenzo
Fasano" nel ricordo che susciterà scoprirà il valore, la stima
di suo nonno. Grazie Enzo".
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