Il ministro degli Esteri Luigi Di
Maio ha incontrato il suo omologo serbo, Nikola Selakovic, con
il quale ha posto le basi per un Memorandum d'intesa
sottolineando che l'Italia "attribuisce un valore strategico
alla cooperazione con Belgrado" e auspicando il futuro ingresso
della Serbia nell'Ue. "Abbiamo parlato delle prospettive di
integrazione europea della Serbia che l'Italia sostiene con
ferma convinzione - ha detto Di Maio -. Siamo infatti convinti
che il futuro della Serbia sia in Europa. Con questo obiettivo
in mente - ha aggiunto -, ho espresso l'auspicio che Belgrado
possa imprimere un nuovo impulso al processo di riforme
necessarie per avvicinare il Paese all'obiettivo europeo.
Durante l'incontro è stato sottolineato "l'eccellente stato
delle relazioni bilaterali" tra i due Paesi. Nel 2020 l'Italia è
stata il terzo paese fornitore della Serbia ed il secondo
importatore. "Un dato importante - ha evidenziato il ministro Di
Maio -, reso possibile anche dalla presenza in Serbia di più di
600 imprese italiane, che impiegano circa 34 mila persone.
Possiamo dunque già contare su un solido partenariato - ha
aggiunto -, che puntiamo a rafforzare sfruttando le opportunità
che si apriranno nei settori delle telecomunicazioni e
dell'economia circolare". "Con il Ministro Selakovic - ha
proseguito - abbiamo concordato di intensificare anche la
cooperazione tra i nostri Ministeri sui temi politici e di
sicurezza attraverso la firma di un apposito Memorandum d'intesa
che permetterà una più stretta collaborazione tra le nostre
diplomazie". "L'intensificazione della nostra cooperazione
appare ancor più opportuna alla luce delle sfide importanti che
i nostri Paesi stanno affrontando con l'emergenza pandemica
ancora in corso. La Serbia - ha concluso - sta concretamente
aiutando la regione balcanica e di questo ho voluto
personalmente ringraziare il collega Selakovic".
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