Una giostra di cavalli di cartone,
in aria enormi palloncini tricolore a formare un tendone, e la
macchina per lo zucchero filato. Piazza Castello per una mattina
diventa una fiera colorata, di quelle sospese da tempo per le
norme anti Covid. È il flash mob organizzato dai giostrai
piemontesi che si sono ritrovati in un centinaio di fronte agli
uffici della Regione, a Torino, per chiedere di poter tornare a
lavorare e così "riaccendere il divertimento dei bambini". La
manifestazione si svolge anche in altre città italiane. "Siete
cresciuti con le giostre, non fatele morire" si legge sui
cartelli. "Il nostro obiettivo è riaprire il prima possibile -
spiega Marco Della Ferrera, rappresentante della categoria -
bisogna ricreare la ripartenza, dopo oltre un anno di chiusura.
Molti nostri giovani si sono dovuti trovate altre occupazioni,
anche perché quello che abbiamo ricevuto da governo non è stato
sufficiente". L'assessore alla Cultura della Regione Piemonte,
Vittoria Poggio, ha voluto assicurare i manifestanti che si sta
operando affinché questo momento duro finisca "dopo Pasqua".
"Dobbiamo ripartire con modalità diverse ma riprendere a
lavorare. Continuerò a chiedere ai Comuni - aggiunge Poggio - di
far lavorare i giostrai e trovare quindi un accordo in sicurezza
nella tutela di tutti". In piazza anche il senatore della Lega
Elena Maccanti: "Sono qui perché il loro lavoro venga
riconosciuto - commenta - sarebbe bello rivede le giostre
ritornare a girare nel centro di Torino come un tempo, per
riaccendere le nostre città".
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