Rogo in discoteca, via premier e governo in Romania

 E- Lo sdegno e la rabbia popolare per la tragedia alla discoteca di Bucarest - dove venerdì sera in un incendio sono morte almeno 32 persone e altre 180 sono rimaste ferrite, alcune delle quali versano in condizioni disperate - hanno travolto il premier socialdemocratico romeno Victor Ponta, dimessosi oggi insieme all'intero governo. L'annuncio delle dimissioni in massa è giunto all'indomani di massicce manifestazioni di piazza nelle quali migliaia di persone hanno accusato il governo e le autorità di complicità nella morte di tanti giovani, rimasti intrappolati in un locale privo delle necessarie misure di sicurezza. Il premier Ponta, dopo un vertice notturno con il ministro dell'Interno Gabriel Oprea, ha rimesso il suo mandato e quello del governo che dunque è ufficialmente caduto. "A cominciare da oggi – ha detto – mi dimetto da primo ministro. Ho l'obbligo di constatare la rabbia legittima dei cittadini e di prendermi responsabilità più grosse di quelle di un imprenditore con la sua azienda. Spero che le dimissioni mie e del governo servano a riportare tranquillità tra il popolo. Quelli che cercheranno di speculare politicamente su questa situazione, la pagheranno cara". Ieri sera in oltre 25mila erano scesi in strada a Bucarest e altre manifestazioni ostili al governo si erano tenute in diverse città della Romania. 'Vergogna', 'Assassini', 'Dimissioni', ha scandito a lungo la folla. In realtà, la tragedia del Colectiv di Bucarest è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da più parti l'opinione pubblica chiedeva infatti già da tempo la testa del premier Ponta, attualmente sotto inchiesta per corruzione in due diversi dossier nei quali risulta accusato di riciclaggio di denaro, corruzione e falso. Non migliore era l'immagine del ministro degli Interni, Oprea, al centro di un'accesa polemica nei giorni precedenti il rogo alla discoteca. Un agente della polizia stradale era infatti morto in un incidente mentre scortava il ministro per uno spostamento che molti sospettano fosse per motivi personali (si attendono chiarimenti dalle autorità). Tragedie che hanno fatto infuriare la popolazione. Chiari i messaggi lanciati dai manifestanti, che sembrano peraltro non essere soddisfatti dalle semplici dimissioni ma vogliono elezioni anticipate e finanche la fine della carriera politica di Ponta e di molti degli attuali componenti del partito socialdemocratico (Psd). Dal punto di vista strettamente politico, l'opposizione di centrodestra (che ha nel presidente della Repubblica, Klaus Iohannis, il suo elemento istituzionale più importante) preme per le elezioni anticipate, mentre il Psd rifiuta, adducendo come motivo l'importanza del momento che vede tutte le forze politiche impegnate ad approvare il bilancio del 2016. La scadenza naturale della legislatura è dicembre 2016.