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Guardie svizzere: Noi da 500 anni a difesa Papa

Guardie svizzere: Noi da 500 anni a difesa Papa

Domani il giuramento delle 32 nuove reclute nel cortile san Damaso del Palazzo ApostolicoDomani il giuramento delle 32 nuove reclute nel cortile san Damaso del Palazzo Apostolico

06 maggio 2015, 15:32

Foto ANSA/L'Osservatore Romano

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Papa: Guardie svizzere, minacce? Lo proteggiamo da 500 anni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Papa: Guardie svizzere, minacce? Lo proteggiamo da 500 anni - RIPRODUZIONE RISERVATA
Papa: Guardie svizzere, minacce? Lo proteggiamo da 500 anni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si svolge oggi in Vaticano il giuramento delle 32 nuove reclute delle Guardie Svizzere nel cortile san Damaso del Palazzo Apostolico. Alle 17 la nuove guardie presteranno solenne giuramento sulla bandiera del Corpo, davanti al rappresentante del Santo Padre.


Un "piccolo vangelo" sempre in tasca" e pregare il rosario "durante i 'picchetti d'onore'". Nessun rimprovero alle Guardie Svizzere se reciteranno il rosario mentre accompagnano capi di Stato e personalità dai papi, giacché la richiesta è venuta loro da papa Francesco in persona, durante l'udienza concessa nella Sala Clementina alla Guardia Svizzera Pontificia, in occasione del giuramento delle 32 nuove reclute, che si terrà domani, mercoledì, pomeriggio.


Alle guardie il papa ha anche riproposto la meditazione degli Esercizi spirituali di Sant'Ignazio sulle due bandiere, il "vessillo di Cristo" e il "vessillo di Satana", che richiedono, meditazione che richiede al cristiano una scelta di campo, tra il bene e il male. La "collaborazione al Regno" richiesta anche da sant'Ignazio, ha spiegato papa Francesco, "ha bisogno di persone decise e coraggiose". E ha incoraggiato le guardie a "assumere le preoccupazioni di Cristo, essere suoi compagni".


Le Guardie Svizzere sono "pronte", "ben addestrate", dedite alla difesa del Papa "fino alla fine", pagando "anche con la vita" se occorre, come scritto nella formula del loro giuramento.
Per questo le nuove minacce al Vaticano da parte dei fondamentalisti dell'Isis non hanno cambiato il servizio dell'esercito più piccolo del mondo.


E sul reclutamento delle guardie già si registra un effetto Bergoglio.
"Ci sono più domande, credo legate proprio all'effetto Papa Francesco. Lui riesce ad attirare tutto il mondo a Roma e spero che la gioventù svizzera si senta chiamata". E sempre parlando della popolarità del Papa, il comandante Christoph Graf si aspetta, con il prossimo Giubileo, un anno impegnativo per i 110 militari. "Sarà un anno molto intenso, forse anche di sacrificio. Ci saranno milioni di pellegrini a Roma per questo Anno Santo. Ma siamo pronti, siamo giovani". E' possibile comunque - auspica il comandante - che a rafforzare il contingente arrivino delle ex guardie, come già accaduto per il Giubileo del 2000.

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