"Deve essere chiaro che la
designazione di Paese di origine sicuro è rilevante solo per
l'individuazione delle procedure da applicare; l'esclusione di
uno Stato dal novero dei Paesi di origine sicuri non impedisce
il rimpatrio e/o l'espulsione della persona migrante la cui
domanda di asilo sia stata respinta o che comunque sia priva dei
requisiti di legge per restare in Italia". E' quanto si legge in
una nota del tribunale di Roma che si è espresso sul caso dei
sette migranti nel centro italiano in Albania.
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