"Si vedeva fuoco, e una cosa che
voglio precisare è che la nebbia non c'era, perché era tutto
chiarissimo. La nebbia è venuta fuori dopo, secondo me, in forma
di fumo, di condensa con le fiamme" dopo l'impatto, "e allora sì
che non si vedeva a tre metri, quattro metri, con i nostri fari
non si vedeva più nulla perché c'era questo grande fumo nel
mare. La nebbia però non c'era". Lo ha detto Massimo Vernace, ex
marinaio di leva presso l'Accademia navale di Livorno audito
oggi dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle cause del
disastro del traghetto Moby Prince, 140 vittime a bordo la notte
del 10 aprile 1991 nell'impatto con la petroliera Agip Abruzzo.
"Non c'è mai stata nebbia quella sera - ha anche detto Vernace -
Per tanti anni mi stizziva sentire dire autorità o esperti, che
quella sera c'era nebbia, invece non c'era". "E' una bugia dire
che c'era nebbia", ha confermato incalzato dagli interventi dei
commissari.
"Quando sono montato di guardia - ha spiegato in audizione -
la petroliera era in orizzontale davanti a me" e "dopo poco, sul
lato destro, ho visto il Moby Prince talmente illuminato che
sembrava un albero di Natale mentre usciva dal porto. Poi spalle
al mare ho cominciato a controllare il lato destro
dell'Accademia per controllare che tutto fosse a posto. Dopo un
po' ho sentito un boato e ho visto delle fiamme, altissime fino
al cielo, e a quel punto ho dato l'allarme coi commilitoni".
"Noi ci siamo collegati sul canale di emergenza e si sentiva
parlare di soccorsi - ha aggiunto Vernace - che secondo me non
hanno tardato tantissimo, ma il problema dal mio punto di vista
è che quando ti metti sotto una nave che prende fuoco i
soccorritori sono stati presi un po' dal panico perché in quella
circostanza era difficile agire. Più di questo non ho visto
perché siamo rimasti altre ore con il faretto a guardare", "ma
si vedevano soltanto fiamme in mare e non si vedeva
nient'altro".
L'ex marinaio di leva ha anche risposto di non aver "notato
bettoline, imbarcazioni, non le ho viste, nel mare era tutto
buio ma qualche lucina da qualche parte c'era, ma penso fosse
qualche pescatore da qualche parte, non posso dire però di una
cosa che non ho visto", ossia una bettolina nei pressi del punto
di impatto tra Moby Prince e petroliera. "Via radio si era
capito che c'era un po' di confusione ma", almeno in quelle
prime fasi, "nessuno parlava di un traghetto".
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