"Dio è invincibile e si vendica e
il criminale sarà sicuramente punito in modo giusto". Lo ha
affermato il presidente dell'Iran, Masoud Pezeshkian, dopo le
esplosioni di walkie talkie e radio che hanno provocato ieri 20
morti e centinaia di feriti in Libano, in un'azione attribuita a
Israele, il giorno dopo lo scoppio dei cercapersone. Senza
nominare esplicitamente lo Stato ebraico, Pezeshkian ha espresso
vicinanza al Libano, dopo il "terrore di massa perpetrato dal
regime terroristico facendo esplodere dispositivi di
comunicazione senza fare distinzioni tra civili e altri", in un
messaggio su X dove condanna "l'atroce crimine".
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