"Sono fiduciosa che si possa fare
qualcosa di meglio rispetto alle previsioni della Commissione:
continuo a ritenere che il +1% del Pil sia a portata di mano
soprattutto dopo i primi due trimestri, ogni trionfalismo
sarebbe infantile ma non era scontato dopo anni trascorsi in
fondo alle classifiche". Così la presidente del Consiglio
Giorgia Meloni all'assemblea di Confindustria.
"Sono d'accordo con Orsini, lo ringrazio per essere stato
molto chiaro su questo, sui risultati disastrosi frutto di un
approccio ideologico del green deal
europeo: decarbonizzazione al prezzo di deindustrializzazione,
ha detto, è una debacle, è così", ha detto ancora la premier,
confermando "l'impegno per correggere queste scelte".
Parlando della manovra, la premier ha spiegato la ratio
dietro agli aiuti alle famiglie numerose: "Voglio esser
abbastanza chiara. Noi vogliamo seguire la stessa impostazione
avuta finora, e che mi pare qui condivisa: leggi di bilancio
ispirate a buonsenso e
serietà, che concentrano le non molte risorse a disposizione nel
sostegno alle imprese che assumono e creano posti di lavoro, nel
rafforzamento del potere d'acquisto delle famiglie, con
particolare attenzione alle famiglie con figli, non per scelta
etica ma per necessità economica, e nella difesa della salute
dei cittadini". E alle imprese ha spiegato: "Abbiamo dato chiaro
il messaggio che lo Stato non avrebbe
disturbato chi voleva fare ma gli avrebbe camminato accanto come
un alleato - ha aggiunto -. Abbiamo anche detto dei 'no' quando
andavano detti, perché i soldi dei cittadini non si gettano
dalla finestra".
Sulla scelta di Fitto all'Ue, infine: "Penso che quello di
Raffaele Fitto vicepresidente esecutivo della Commissione
europea sia un risultato che ci deve inorgoglire tutti, da
portare a casa con il contributo di tutti, perché non è
commissario di governo ma
italiano e l'Italia deve fare quel che può per aiutarlo a
ricoprire un incarico così importante".
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