L'Iran ha condannato Israele dopo
l'esplosione coordinata di cercapersone in dotazione a esponenti
di Hezbollah in Libano e Siria che ha portato alla morte una
ventina di persone e circa 4mila feriti, tra cui l'ambasciatore
iraniano a Beirut, Mojtaba Amani. Il rappresentante della
Repubblica islamica all'Onu, Saeed Iravani, ha definito la
detonazione coordinata dei cercapersone un "cyber attacco
terroristico" durante una sessione speciale dell'Assemblea
generale delle Nazioni Unite, aggiungendo che "il regime di
Israele deve essere ritenuto responsabile di tale aggressione e
di tale crimine efferato".
Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser
Kanani, ha duramente condannato l'esplosione coordinata dei
cercapersone, affermando che "l'azione terrorista di Israele"
merita un procedimento penale, un processo e una punizione a
livello internazionale.
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