Il Consiglio dei ministri ha
esaminato lo schema del Piano Strutturale di Bilancio di medio
termine, introdotto nell'ambito della riforma delle regole di
bilancio europee.
La traiettoria di spesa netta inserita nel Piano, che
rappresenta il nuovo indicatore univoco sottoposto alla
sorveglianza della Commissione, è in linea con le aspettative
delle autorità europee. Lo fa sapere il Mef. Nell'orizzonte
temporale considerato dal Piano il tasso di crescita della spesa
netta si attesterà su un valore medio prossimo all'1,5 per
cento. La traiettoria, inoltre, è coerente con l'andamento dei
principali saldi di finanza pubblica già previsto dal Programma
di Stabilità dello scorso aprile.
Il governo continua a portare avanti "una politica fiscale
prudente e responsabile, proponendo un percorso di rientro dal
disavanzo eccessivo realisticamente più ambizioso di quello
prefigurato dalla Commissione europea attraverso la traiettoria
tecnica, impegnandosi a scendere sotto la soglia del 3% del
rapporto deficit/Pil già nel 2026", prosegue la nota. "Dopo il
2026, il percorso proposto consentirà di garantire la stabilità
del debito pubblico italiano e permettere alla finanza pubblica
di affrontare con maggiore efficacia le sfide future".
Il Piano definisce anche le linee strategiche relative alle
riforme e agli investimenti che il Governo ritiene di realizzare
nell'orizzonte di riferimento, in particolare quelle funzionali
all'estensione da 4 a 7 anni del periodo di aggiustamento. Il
Piano, precisa la nota, include riforme ed investimenti che
proseguono il percorso intrapreso con il Pnrr e lo aggiornano
per agire con maggiore incisività su sfide quali la Pa,
giustizia, miglioramento dell'ambiente imprenditoriale,
compliance fiscale.
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