I Paesi Ue andranno al voto
finale sull'introduzione di dazi definitivi sulle auto
elettriche importate dalla Cina il 25 settembre. Lo si apprende
a Bruxelles.
Per rispondere ai maxi sussidi elargiti da Pechino al suo
comparto, la Commissione Ue ha imposto a luglio tariffe
provvisorie fino al 36,3% nei confronti di Byd, Geely e Saic,
che si vanno ad aggiungere ai dazi del 10% a cui erano già
soggetti gli esportatori dalla Cina.
I dazi devono ora essere confermati - la deadline è fissata
entro ottobre - con una decisione da parte dei governi Ue. Se il
voto sarà favorevole, le misure saranno applicate per 5 anni.
Nel corso di un primo voto non vincolante, a metà luglio, i
governi decisi a dare un segnale forte al Dragone e ai suoi
maxi-sussidi "sleali" erano stati in tutto 12, comprese Italia,
Spagna e Francia. Folto era stato anche il club degli astenuti
con 11 Paesi, tra cui la Germania. Mentre i contrari erano stati
soltanto 4, con Ungheria, Slovacchia, Malta e Cipro.
Da allora e viste le contromisure annunciate da Pechino
contro l'Ue, il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha chiesto però
di riconsiderare l'imposizione delle tariffe.
Il voto decisivo si terrà a maggioranza qualificata, il
quorum da raggiungere è dunque quello di 15 Paesi che
rappresentino il 65% della popolazione.
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