A Bruxelles, nella prima giornata
della finale di Wanda Diamond League, il campione europeo
Lorenzo Simonelli chiude la stagione con il tempo di 13.22 nei
110 ostacoli (+0.4) e un prestigioso secondo posto nel massimo
circuito mondiale, a sei centesimi dal francese Sasha Zhoya che
si impone in 13.16. In una serata piuttosto fredda allo stadio
Re Baldovino (12 gradi), è quarto nel lungo il bronzo olimpico
Mattia Furlani con 7,88 (+0.3) nella gara vinta dal giamaicano
Tajay Gayle con 8,28 (+0.4). Dariya Derkach chiude al sesto
posto nel triplo (13,45/+0.1), vittoria alla cubana Leyanis
Perez (14,37/-0.1).
Tra i Diamond Trophy assegnati nel day 1, anche quello per lo
svedese Armand Duplantis, vincitore nell'asta con 6,11, per
l'oro dei 100 di Parigi Julien Alfred (Saint Lucia) che comanda
con 10.88 (+0.2) e per il giamaicano Ackeem Blake che si prende
i 100 al maschile con 9.93 (+0.1).
Domani (sabato) in gara altri cinque azzurri: il campione del
mondo Gianmarco Tamberi alla ricerca del terzo successo in
carriera nella finale di Diamond League dopo quelli del 2021 e
2022 a Zurigo, l'argento mondiale Leonardo Fabbri nel peso,
Larissa Iapichino nel lungo, Roberta Bruni nell'asta, Ayomide
Folorunso nei 400 ostacoli.
Il campione d'Europa ritrova smalto nell'ultima gara dell'anno e
manca di poco il successo finale che avrebbe ulteriormente
impreziosito la stagione dell'argento mondiale indoor dei 60hs e
oro di Roma dei 110hs. Simonelli parte bene, torna efficace tra
le barriere e solo l'impatto con il decimo ostacolo gli toglie
l'abbrivio che sarebbe servita per contrastare fino all'ultimo
metro il francese Sasha Zhoya. Ma la valutazione non può che
essere positiva: "Non pensavo di poter correre 13.22 a metà
settembre - commenta l'azzurro dell'Esercito - Non so dove ho
trovato le energie. Questa gara è merito delle indicazioni
tecniche che mi ha dato coach Giorgio Frinolli. È stata una
stagione quasi perfetta e ora vado in vacanza con il sorriso.
Finalmente ho ripreso un po' di confidenza dopo Parigi…". In una
finale senza lo statunitense padrone della specialità Grant
Holloway, a gioire è il francese Sasha Zhoya (13.16), in ascesa
in questa ultima porzione di stagione. Terzo Freddie Crittenden
(13.24), lontano l'altro americano argento olimpico Daniel
Roberts (ottavo, 13.44).
La lunghissima e vincente stagione di Mattia Furlani (Fiamme
Oro) termina con il 7,88 nel lungo di Bruxelles, al primo salto,
con un vento alle spalle di +0.3. Per il bronzo olimpico anche
un 7,83, un tentativo soltanto abbozzato (6,39) e tre nulli, per
chiudere un 2024 da sogno, illuminato da tre medaglie nei tre
grandi eventi (argento mondiale indoor a Glasgow, argento
europeo a Roma, bronzo ai Giochi di Parigi). "È stata una
stagione incredibile, ma c'è ancora tantissimo da lavorare, nel
prossimo anno introdurremo diverse novità nella rincorsa",
annuncia il diciannovenne azzurro. Si rivede il giamaicano Tajay
Gayle, alla migliore misura dell'anno con 8,28 (+0.4), la
prestazione che gli regala il titolo di campione della Diamond
League. All'ultimo salto superano gli otto metri anche lo
svizzero Simon Ehammer (8,16/+0.4) e il greco campione di tutto
Miltiadis Tentoglou, stasera 'soltanto' terzo con 8,15 (+0.2).
Furlani, quarto, resta davanti ai due giamaicani Carey McLeod
(7,85/0.0) e Wayne Pinnock (7,43/-0.3).
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