Si confermano positive le
principali borse europee nella prima seduta della settimana,
nonostante il calo registrato in Asia e nel Pacifico a seguito
del rallentamento del Pil giapponese e del rischio di deflazione
in Cina. Il primo è cresciuto del 2,9%, meno quindi del 3,1%
previsto, mentre il secondo è salito dello 0,6% in agosto,
contro lo 0,7% di luglio. La migliore è Milano (+1%), seguita
da Francoforte (+0,95%), Madrid (+0,81%), Parigi (+0,79%) e
Londra (+0,65%). Sale a 144,5 punti il differenziale tra Btp e
Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in
crescita di 5,7 punti al 3,67% e quello tedesco di 6,7 punti al
2,23%. Prosegue il rialzo del greggio (Wti+1,08% a 68,4 dollari
al barile), che resta però sotto la soglia dei 70 dollari,
mentre si ridimensiona quello del gas (+0,33% a 36,6 euro al
MWh). In calo l'oro (-0,95% a 2.495,15 dollari l'oncia), il
ferro (-0,95% a 675,5 yuan) e l'acciaio (-1,14% a 3.302 dollari
australiani), con il dollaro forte a 0,9 euro, 143,43 yen e 0,76
sterline.
In luce i produttori di semiconduttori Soitec (+4,44%), Be
(+3,13%), Asm (+2,9%) ed Asm (+2,45%), più lenta invece Stm
(+1,2%). Acquisti sui bancari Commerzbank (+1,89%), Bper
(+1,79%), Unicredit (+1,7%), Caixabank (+1,65%) e Socgen
(+1,49%). I dati sul Pil del Giappone e sull'inflazione in Cina
frenano invece il comparto del lusso, da Burberry (-4,8%) ad
Adidas (-3,85%) e Kering (-3,41%). In controtendenza Cucinelli
(+0,72%), più cauta Moncler (+0,12%).
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