"Germania noi denunciamo": con
queste parole si è aperto stamani a Berlino un atteso quanto
scomodo "Congresso sulla Palestina", organizzato da attivisti
propalestinesi e ritenuto dalla politica e da diversi media
locali molto rischioso, a causa della possibile espressione di
posizioni antisemite. La controversa manifestazione, prevista
fino a domenica, si è aperta in un luogo tenuto "segreto" fino
alla fine e inaccessibile a molti media. "Si tratta di una
piattaforma di idee, prospettive, strategie e misure per
contrastare la repressione politica del popolo palestinese", ha
detto Wieland Hoban, della ong Jewish Voice, in apertura,
aggiungendo che anche la Germania deve essere responsabile della
sofferenza dei palestinesi. Per la manifestazione sono in
servizio oggi 900 agenti della polizia della capitale e fino a
domenica ne saranno mobilitati complessivamente 2500. Si teme
infatti che i partecipanti possano appoggiare tesi ritenute in
Germania antisemite.
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