I cinque principali istituti di
ricerca economica tedeschi, nel loro rapporto di primavera,
hanno rivisto "significativamente al ribasso" le previsioni per
l'anno in corso e ora prevedono una crescita del Pil della
Germania solo dello 0,1% mentre la prognosi autunnale era ancora
dell'1,3%. Per l'anno prossimo, le previsioni sono rimaste
praticamente invariate a più 1,4% (rispetto al 1,5 del
precedente rapporto). Lo riferisce un comunicato dell'Istituto
di Kiel per l'economia mondiale (IfW).
Nell'anno in corso, i consumi privati diventeranno la
"principale forza trainante dell'economia", seguiti nel prossimo
anno dalle attività commerciali con l'estero, prevedono fra
l'altro i cinque istituti.
"La produzione economica è attualmente a un livello appena
superiore a quello precedente la pandemia. Da allora, la
produttività in Germania segna il passo. Di recente, i mercati
esteri e quelli nazionali hanno avuto più venti contrari che a
favore", si afferma nel comunicato.
"I consumi privati sono cresciuti più tardi e in modo meno
dinamico di quanto previsto dal Gruppo di progetto congiunto per
le previsioni economiche" dei cinque istituti. "Le esportazioni
tedesche sono diminuite nonostante l'aumento dell'attività
economica globale, soprattutto perché la domanda di beni
strumentali e intermedi, importanti per la Germania, è stata
debole e la competitività dei prezzi dei beni ad alta intensità
energetica ha sofferto", viene spiegato fra l'altro.
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